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Il ct Meo Sacchetti sostiene il ct Ventura: "Non so se mi sarei dimesso"

di Mario Carta
Meo Sacchetti cti della Italbasket
Meo Sacchetti cti della Italbasket

Il coach dell’Italbasket è dispiaciuto per l’eliminazione «Ragazzio, che botta!»

15 novembre 2017
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SASSARI. Non è comoda, quella poltrona. Anzi, quella panchina. Lo ha capito Giampiero Ventura e lo sa bene anche Meo Sacchetti, che dopo aver regalato scudetto e tre coppe alla Dinamo Sassari ed essere andato a Brindisi e Brescia da fine estate è il ct della nazionale azzurra di basket. Grande appassionato e intenditore di calcio, dice la sua da tifoso, da tecnico e da ct.

«E’ un’eliminazione che dispiace, perché abbiamo perso contro una squadra che non ha fatto un tiro in porta, ed è andata avanti per un’autorete...»

Ora il calcio ha capito cosa vuol dire il termine playoff, che il basket conosce bene.

«Sì, forse sarebbe servito un altro spirito, ma l’Italia dalle partite secche ci è già passata, fra Europei e Mondiali. Pensavamo che un gol l’avremmo fatto, invece...»

Non è facile fare il ct in Italia.

«No non lo è, ma io quando ho accettato sapevo che non avrei avuto i giocatori dell’Nba e dell’Eiurolega. Sarebbe brutto lamentarsi ora, cercheremo di fare con quello che abbiamo».

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Cosa si fa quando si tocca il fondo come l’Italia del calcio?

«E’ stata una botta: è il calcio, non ci siamo abituati. Uscire così è uno choc, ci saranno tante conseguenze e adesso sono in gioco anche i politici. La federazione dovrà decidere».

Paga sempre l’allenatore...

«Noi più di tutti. Un tiro dentro o fuori e sei campione del mondo o no, quando fai l’allenatore lo sai. Mi dispiace per Ventura, la squadra nella seconda partita ha dimostrato di avere carattere, poi sono girate male troppe cose. Il destino è beffardo».

La prossima estate penserà al basket, ma i mondiali di calcio in Russia come li guarderà?

«Quando gioca l’Italia non siamo più tifosi di Juventus o Napoli ma dell’Italia. Seguirò i mondiali, ma con meno attenzione».

Al posto di Ventura lei si sarebbe dimesso?

«Fare i conti in tasca agli altri non fa per me, ma non mi sembra che Ventura nella sua carriera abbia guadagnato milioni e milioni. Ha preso un impegno, nel bene e nel male, se lui è un signore e ha tanti soldi in banca e queste sono briciole buon per lui, ma non ho visto molti allenatori andar via e rinunciare ai soldi. Poi, se la Federazione lo licenzia è un altro affare, o magari si dimette anche il presidente Tavecchio. Però per esprimersi compiutamente bisogna essere dentro il mondo del calcio».
 

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