La Nuova Sardegna

Sport

Tutto Dinamo

La Dinamo si scuote e scaccia i fantasmi

di Andrea Sini
La Dinamo si scuote e scaccia i fantasmi

I sassaresi superano Holon dopo 40’ di grande intensità

16 novembre 2017
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Ancora seduta in riva al fosso, ma viva, presente, coraggiosa. E finalmente vincente. Dopo le turbolenze degli ultimi giorni la Dinamo riesce a inserire la marcia giusta, batte nettamente l’Hapoel Holon 98-84 e chiude la serie negativa di quattro sconfitte. Se anche la crisi è chiusa o meno, lo potrà dire il campo di Varese, dove domenica i sassaresi affronteranno l’ultimo impegno prima della sosta di due settimane. Per il momento la squadra di Pasquini si fa una bella auto-iniezione di coraggio e si rimette in piena corsa qualificazione nella Champions League.

Le chiavi del successo. Serviva la vittoria, sono arrivate anche una prestazione di ottimo livello e una sfilata di “facce giuste”. Ancora privi di Stipcevic, i biancoverdi hanno dominato dal primo all’ultimo minuto, stravincendo la sfida a rimbalzo (38-24), mandando a referto tutti i giocatori scesi in campo (6 in doppia cifra) e mostrando una quasi insolita capacità di alzare il ritmo e fare le cose giuste tutte le volte che la squadra di coach Shamir ha provato a farsi sotto. E non sono state poche. La partita è stata vinta con l’attacco, che ha prodotto punti con continuità, ma la differenza l’ha fatta la difesa.

Un grande avvio. Pasquini aggiunge centimetri al quintetto, inserendo Pierre come ala piccola al posto di Randolph, insieme ai soliti esterni Hatcher, Bamforth e ai lunghi Polonara e Jones. In difesa si alternano zona e uomo, sull’altro fronte Hatcher ha più brio del solito e la palla gira: a beneficiarne è Polonara, che si apposta fuori dall’arco e fa 3 volte centro nei primi 5 minuti. L’ala marchigiana, insieme a Bamforth e Pierre costruisce un break di 12-2 che fa schizzare i biancoverdi a +12 (20-8). Alla prima sirena il Banco è avanti 26-14 e in campo si vedono le facce giuste. L’Hapoel trova qualcosa in attacco con Alexander, ma le triple di Devecchi e Spissu e valgono il +16 (34-18 al 13’). Pasquini ruota 9 uomini e solo Randolph sembra cantare fuori dal coro. Bamforth trova la tripla del 41-24, poi la tensione cala per un attimo (41-29). Devecchi rileva Pierre, Jones soffre e Planinic soffrono Alexander e Thomas, ma in attacco la Dinamo ha grande pazienza e da un ottimo giro palla Hatcher firma la tripla del nuovo allungo, 44-30.

Duri e senza paura. I problemi difensivi comunque non sono risolti, infatti l’Hapoel inizia a trovare la via del canestro con grande facilità e al riposo sono solo a -7 (51-44). Si riparte esattamente nello stesso modo, con le difese allegre e con la Dinamo che prova a gestire un vantaggio ora assai esiguo (51-46, 57-52). Jones indovina un paio di giocate, il motore riparte e finalmente arriva anche un po’ di difesa. Dalla mischia emerge un super Polonara (64-54 al 25’), ma l’Hapoel non molla: Rice segna 7 punti con due tiri (due triple più un tiro libero) e riporta i suoi a -5 (66-61). Il pubblico aiuta la squadra a scacciare i fantasmi e, con Bamforth fuori, il Banco si aggrappa a Planinic (6/6 dalla lunetta). Poi le fiammate di Polonara e finalmente Randolph valgono il +13 (75-62, break di 9-1). Alla terza sirena è 75-65, il match si fa spigoloso (antisportivo di Planinic su Alexander), la Dinamo tiene botta ancora con Polonara (quinta tripla personale più sfondamento subito) e con Pierre, che riesce a limitare Rice e poi si scatena, siglando 8 punti di fila: è lo strappo decisivo (84-68 a 6’20”), perché le triple di Blatt e Rice non tolgono sicurezza a Bamforth e compagni. Ancora le giocate di un Pierre in trance agonistica (tripla, recupero e assist per Bamforth) chiudono di fatto la gara quando sul cronometro ci sono ancora oltre 2 minuti. Finisce con un boato liberatorio: +14 e tutti a casa. Fantasmi compresi.

Comune

Sassari, terremoto politico in giunta: fuori l’ex M5S Laura Useri

Le nostre iniziative