La Nuova Sardegna

Sport

La vittoria di Baroffio «Torneremo a essere un modello per tutti»

La vittoria di Baroffio «Torneremo a essere un modello per tutti»

Il neo presidente regionale fa il punto sul movimento: «Abbiamo sei squadre in A2, non accadeva da anni»

17 novembre 2017
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. E’ partito l’estate scorsa il nuovo corso della pallamano in Italia con l’elezione del presidente della federazione nazionale Pasquale Loria. In Sardegna come nuovo delegato regionale è stato eletto Carlo Baroffio che ha spazzato via le macerie della vecchia gestione. Baroffio, una vita nella pallamano, come giocatore ha ricevuto gli insegnamenti di gente del calibro di Carmen Usai, Gigi Santoru e Piero Cuccu, la storia della pallamano in Sardegna, mentre come allenatore, dopo la trafila delle giovanili, ha condotto, tra le altre, l’Ichnusa dalla B alla A, e la Città dei Candelieri con la quale ha sfiorato lo scudetto nella stagione 2012/2013.

Cosa si prova passare dal campo alla scrivania?

«Ruoli diversi ma sicuramente un esperienza interessante riuscire a mettere a frutto tutte le competenze vissute dall’altra parte della barricata».

Che situazione ha trovato?

«Disastrosa, praticamente la Federazione in Sardegna non esisteva più, spogliata di ogni competenza.

Quali sono stati i vostri primi passi?

«Intanto abbiamo ripristinato la federazione regionale, questo ci ha consentito di ridiventare area (l’Italia è divisa in 10 aree, la Sardegna è l’area 10, ndc), questo ci permette di riproporre le rappresentative regionali, fare i corsi per tecnici, dirigenti, arbitri. In questo senso, appena insediati, abbiamo organizzato un corso per arbitri a Pimmentel, sfornando 34 nuovi allievi arbitri, un record a livello nazionale.

Ha creato anche un team di lavoro

«Ho subito voluto al mio fianco delle “competenze” nominando Gianmario Pittorru, Luigi Passino e Zucchi Pastor. Gianmario, che nel frattempo è stato chiamato a far parte della Commissione nazionale allenatori (composto da 5 saggi che dettano le linee guide della formazione dei tecnici), si sta occupando insieme a Luigi Passino (responsabile regionale della formazione dei tecnici) delle rappresentative regionali, dei corsi per allenatore e dell’aggiornamento formativo dei tecnici, dirigenti e giocatori. Zucchi Pastor, una grande campionessa, invece è il tecnico responsabile del Beach Handball, disciplina che a livello nazionale ha preso quota e sulla quale anche noi stiamo puntando molto».

Si nota anche una certa ripresa del movimento a livello regionale.

«Certamente, sono 6 le squadre sarde che militano nel campionato nazionale di A2 (3 femminili e 3 maschili) e sono il fiore all’occhiello della Federazione regionale. Ci sono 13 società affiliate in Sardegna che stanno dando la giusta importanza al settore giovanile, quest’anno si possono fare i campionati promozionali under 9, under 11, under 13, insomma un bel movimento».

Cosa di auspica per futuro per la pallamano in Sardegna?

«Far crescere il movimento non solo dal punto di vista quantitativo ma anche qualitativo, stiamo puntando molto sulla formazione sotto tutti i punti di vista, mi auspico una crescita anche a livello dirigenziale, senza questo non si può crescere».

Progetti futuri per la federazione sarda?

«Oltre ai vari corsi di formazione e ad un incontro mensile per le rappresentative regionali, c’è in cantiere per maggio 2018 un festival della pallamano regionale, una manifestazione in più giorni presso una struttura alberghiera con una serie di attività promozionali, corsi di formazione, esibizione del meglio della pallamano sarda, insomma una festa di fine anno».

Sergio Masia

©RIPRODUZIONE RISERVATA.

Comune

Sassari, terremoto politico in giunta: fuori l’ex M5S Laura Useri

Le nostre iniziative