La Nuova Sardegna

Sport

La Maratonina di Uta celebra l’edizione 21 con i keniani favoriti

Numerosi gli iscritti alla classica che scatta domani alle 10 Tra gli atleti sardi possono far bene Cannas, Solla e Porta

18 novembre 2017
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Il fine settimana dell'atletica leggera sarda è incentrato sulla Maratonina Città di Uta, gara giunta alla ventunesima edizione e che anche in questa occasione si prospetta ancora nel segno delle gazzelle keniane.

La manifestazione organizzata dalla Polisportiva Uta 2000 domani vedrà al via un considerevole numero di partecipanti nelle due gare competitive in programma, quella sulla classica distanza di 21.097 Km e la prova sui 10500 metri circa, e si aspetta anche un buon numero di presenze anche nella prova non agonistica di circa 4 Km.

Il percorso, con partenza da via Stazione alle ore 10 in contemporanea per entrambe le prove, sarà come sempre scorrevole e pianeggiante favorendo come da consolidata tradizione, buoni riscontri cronometrici.

Partono con i favori del pronostico nella mezza maratona Paul Tiomgik (GS Parco Alpi Apuane) e il connazionale keniano Esrastus Kipkorir Chirchir (Futura Roma) e tra le donne Ivyne Jeruto Lagat (anche lei keniana, corre per la YLoverun Athletic Terni). Contro quest'ultima da seguire le prove delle sarde Cinzia Meloni, Leonarda Cantara e Stefania Carola mentre in campo maschile Paolo Cannas, Claudio Solla e Andrea Porta sono da annoverare tra i più quotati tra gli isolani.

Primati della gara da battere sono in campo maschile il 1h03'07" stabilito da Kiprono Bii Hillary (Kenya) nel 2013 e tra le donne il tempo di 1h14'14" di Soumiya Labani (Marocco) sempre nel 2013.

Lo scorso la keniana Ruth Chebitok (Terni) con 1h16'40" aveva preceduto Elsa Farris e Alice Capone con 1h22'44" e 1h24'25", mentre Jonathan Kosgi Kanda (Castello, Kenia), con il tempo di 1h06'0" aveva avuto la meglio su Said Diurmi, Mohamed Hajjy, Pasquale Rutigliano e Michele Merenda.

Roberto Spezzigu

In Primo Piano
L’intervista

Giuseppe Mascia: «Cultura e dialogo con la città, riscriviamo il ruolo di Sassari»

di Giovanni Bua
Le nostre iniziative