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La maledizione del Picchi stende l’Olbia

La maledizione del Picchi stende l’Olbia

Livorno, i ragazzi di Mereu passano in vantaggio con Leverbe ma poi si inchinano a Valiani e vanno al tappeto nel finale

20 novembre 2017
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LIVORNO. Continua la maledizione dell'Armando Picchi per l'Olbia: gli uomini di Mereu, dopo una partita di cuore e grinta, si arrendono per 2 a 1 alla capolista Livorno. Leverbe al 39' del primo tempo aveva illuso i sardi trovando il gol del vantaggio. Sul finale di primo tempo la doccia fredda del pareggio di Valiani ha aperto la porta alla vittoria degli amaranto, arrivata a ridosso dei minuti finali dell’incontro. Vittoria servita da Ponce che regala così i tre punti ai labronici e un vantaggio di nove punti in classifica rispetto alla seconda.

Partono forte i padroni di casa, con la voglia di schiacciare subito gli avversari nella propria metà campo: pronti via e Valiani sventaglia a destra per l'inserimento in area di Doumbia, che non arriva sul pallone per un soffio. La prima inizia con una fase di studio delle due squadre, in una partita con ritmi bassi. Al 13' Maiorino prova a sbloccare la partita, ma la sua conclusione termina ampiamente sopra la traversa. Al 14' tutto lo stadio si alza in piedi ad applaudire i tifosi dell'Olbia: nel settore ospite appare lo striscione con la scritta "18-11-13, 10-09-17, alle vittime dell'alluvione rendiamo". Il Livorno continua a premere: al 17' il colpo di testa in area di Maiorino esce fuori. L'Olbia risponde al 20': il tiro di Puredda finisce alto. Il Livorno mantiene il possesso palla con l'Olbia pronta a ripartire approfittando gli errori in fase di impostazione degli amaranto. Al 34' grande occasione per l'Olbia: Ogunseye se ne va di forza in area e serve a rimorchio Biancu. La conclusione del giovane calciatore viene murata dalla difesa dei padroni di casa. La partita si accende: passa un minuto e Doumbia calcia un sinistro all'interno dell'area. Il tiro è centrale e viene bloccato da Aresti. Al 39', forse nel momento meno brillante dell’intera partita, l'Olbia passa in vantaggio su un contropiede micidiale: a segnare il gol del vantaggio è Leverbe, il migliore in campo, che di testa perfora Mazzoni su assist di Ragatzu. Ma gli uomini di Sottil reagiscono e al 45' trovano il gol del pareggio con il gol di Valiani, che mette in rete il tap-in dopo il miracolo di Aresti. Il primo tempo termina con il risultato di 1-1: doccia fredda per la squadra di Mereu che subisce il gol un minuto primo dell'intervallo. Un gol che forse sarà anche decisivo per il risultato finale, proprio per il momento in cui è arrivato.

La prima occasione della seconda frazione di gioco è per il Livorno: al 13' Ragatzu perde un pallone sanguinoso a centrocampo. Murilo lanciato verso la rete non punisce l'Olbia calciando fuori il suo destro. Il Livorno attacca, l'Olbia difende senza subire grandi occasioni da gol da parte degli avversari. Al 35' Aresti compie un intervento miracoloso sulla conclusione da pochi passi di Ponce. Gli amaranto continuano il pressing offensivo, l'Olbia è in apnea. Al 38' crolla il muro dei ragazzi di Mereu: Murilo incorna di testa in area per la rete del 2-1. L'Olbia si butta in avanti alla ricerca del pareggio e lo fa a folate, mettendo in difficoltà la retroguardia avversaria. Al 46' Ragatzu cade in area tra le proteste dei giocatori di Mereu. Per l'arbitro non è calcio di rigore. All'ultimo respiro Mazzoni salva la porta amaranto: non c'è più tempo, l'Olbia esce sconfitta per 2-1 dall'Armando Picchi.

Claudio Tanteri

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