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La beffa di Livorno non abbatte l’Olbia

La beffa di Livorno non abbatte l’Olbia

Il ds Pierluigi Carta guarda avanti: «Abbiamo pagato l’inesperienza e un po’ di sfortuna, ci rifaremo domenica a Prato»

21 novembre 2017
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OLBIA. Uscire più forti da una sconfitta immeritata sul campo della capolista. L’apparente paradosso risiede nell’imperscrutabile dinamica di una squadra di calcio. L’Olbia ha pagato dazio davanti a un Livorno cinico e fortunato al punto giusto per puntare alla promozione diretta, ma fa un passo spedito nel percorso di crescita del gruppo. «Siamo cresciuti grazie a un’ottima prestazione, la squadra ha 23 punti e ne avrebbe meritati parecchi di più, uno di questi proprio domenica a Livorno – spiega Pierluigi Carta, direttore sportivo dell’Olbia –. La reazione dopo la brutta sconfitta di Alessandria è stata quella di una squadra matura, posso dire che abbiamo abbattuto un muro grazie al gioco e alla determinazione». Il muro era quello rappresentato dalla sconfitta per 4-0 sul campo dell’Alessandria. Il pragmatismo di Carta non nasce per caso, ma risiede in un attento lavoro di analisi, occhi puntati sul campo di allenamento in una maieutica applicata al percorso di giovani calciatori, che devono acquisire certezze tecniche, tattiche e umane. «Abbiamo dimostrato di saper giocare questo tipo di gare, in uno stadio e davanti a un pubblico da serie A, con più maturità, sapendo gestire gli aspetti emotivi insiti in queste partite – sottolinea Carta –. Una grande prestazione figlia anche della spinta che ci è arrivata dai nostri tifosi, che ci hanno sostenuto per tutta la gara e ai quali va il nostro ringraziamento».

Molta sfortuna e un po’ di inesperienza, oltre alla qualità della prima in classifica. Il risultato della trasferta di Livorno è una sconfitta per 2-1 che per l’Olbia significa perdere in un colpo solo tre posizioni in classifica e per i labronici assicurarsi un’ipoteca sui playoff e mettere un paletto ben visibile sulle possibilità di promozione diretta, grazie ai nove punti di vantaggio sulla Robur Siena seconda in classifica. Questa è la matematica, anche se paradossalmente dalla trasferta del “Picchi” per gli uomini di Bernardo Mereu arrivano nuove certezze tattiche e tecniche. Alla base c’è una prestazione gagliarda, con il Livorno che ha prima recuperato il gol di svantaggio siglato dal centrale francese dell’Olbia, Maxime Leverbe, con il tap in di Valiani a pochi secondi dalla fine del primo tempo. I toscani hanno poi raddoppiato a pochi minuti dal termine, su un tocco ravvicinato di Ponce, entrato al posto di Vantaggiato. Olbia punita dagli episodi, dunque, ma con segnali incoraggianti di ripresa dopo la batosta per 4-0 rimediata sul campo dell’Alessandria. «Ora serve confermarsi, da questa sconfitta immeritata deve nascere il veleno da sputare domenica sul campo del Prato, trovare l’energia positiva per riuscire a unire la prestazione con i punti. Per fare questo dovremo giocare contro il Prato (ultimo in graduatoria, ndr) come se fosse la capolista, con tanta attenzione e umiltà perché i pericoli sono dietro l’angolo. Ma sono sicuro che i ragazzi non commetteranno l’errore di sottovalutare questa partita».

Giandomenico Mele

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