La Nuova Sardegna

Sport

Palla a Malagò, ma è già guerra legale

Il presidente del Coni a caccia del commissario, Sibilia e Collina possibili candidati

21 novembre 2017
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ROMA. Giovanni Malagò. Carlo Sibilia. Pierluigi Collina. Ruota attorno a questi nomi e ai candidati neopresidenti che nei prossimi mesi usciranno di sicuro allo scoperto, il futuro del calcio italiano e della Figc. Con l'incognita del voto politico alle porte e la minaccia (più che concreta) di una lunga battaglia legale. Per capire gli scenari e i possibili attori di domani, si parte dai fatti di oggi. Carlo Tavecchio non è più presidente della Figc, si è dimesso, resta in carica per l'ordinaria amministrazione. Non lo hanno seguito gli altri consiglieri, per scongiurare il rischio commissariamento. Che invece Malagò ha annunciato lo stesso: il vuoto di potere nelle Leghe di A e B, l'aperto dissenso di Assocalciatori e Serie C, il supporto politico ritirato dai Dilettanti di Sibilia per il presidente Coni indicano una impossibilità a governare. Tra alcuni consiglieri federali, dopo l'annuncio Coni, è cominciata a circolare l'ipotesi di un ricorso, al consiglio di garanzia del comitato olimpico o al Tar: lo può fare chiunque tra i consiglieri ora in carica, ma la domanda che ci si fa in Figc è: chi avrà il coraggio politico di una guerra legale che rischia di bloccare ancora la rinascita del calcio? Per il nome del commissario, Malagò fa un passo indietro: «Ho le Olimpiadi alle porte, credo sia buon senso trovare un'altra soluzione». Il ministro dello sport Luca Lotti è molto cauto, si limita a ribadire la necessità di «far diventare la crisi un'occasione di rilancio». Intanto sono scintille fra Tavecchio e Sibilia. «Non so a cosa si riferisca quando parla di ambizioni e sciacallaggio politico», dice Sibilia, vicepresidente vicario, capo dei Dilettanti e accreditato come più verosimile candidato alla successione. Cosa si siano detti con Tavecchio prima del consiglio rimane segreto, anche se spiegando la sua resa l'ex n.1 ha chiarito: «I Dilettanti hanno mostrato di voler ritirare il sostegno, e io non ho esitato un attimo a dimettermi».

Altri nomi? Pierluigi Collina è la suggestione più forte. E’ un uomo gradito negli ambienti governativi e non solo, mentre il nome di qualche ex calciatore invocato da tanti sembra più una candidatura di bandiera che una soluzione possibile. Vedremo se qualcuno si farà avanti e con quali alleanze.

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