l’analisi
Simone Padoin sta vivendo la seconda giovinezza
dall’inviato
UDINE. Alzi la mano chi dopo le prime giornate di campionato non ha pensato che Simone Padoin fosse un giocatore in fase calante. Il centrocampista-difensore del Cagliari ha iniziato male la stagione,...
21 novembre 2017
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UDINE. Alzi la mano chi dopo le prime giornate di campionato non ha pensato che Simone Padoin fosse un giocatore in fase calante. Il centrocampista-difensore del Cagliari ha iniziato male la stagione, facendo una grande fatica a recuperare la migliore condizione fisica. Prestazioni incolore, insufficienze a ripetizione. Chissà che stato d’animo aveva in quei frangenti uno abituato alle vittorie. L’ex juventino, però, non è una persona che si lascia andare e soprattutto non si demoralizza. È una ragazzo intelligente, non ha bisogno di aspettare il giudizio degli altri per sapere se non ha giocato bene. Ma ha anche, ed è una grande qualità, la capacità di saper fare autocritica, di mettersi in discussione. Ha lavorato in silenzio, si è messo al passo e con l’arrivo di Diego Lopez sulla panchina ha ritrovato la determinazione che aveva perso.
Sacrificio. «Con la Juventus Simone ha sempre fatto questo ruolo, non poteva essersi dimenticato come si fa». Poche parole dette da Lopez per testimoniare l’importanza di avere a disposizione un giocatore che per esperienza e spirito di gruppo è prezioso. Nelle ultime due partite Padoin ha avuto un rendimento costante. La posizione di esterno alto gli consente di sganciarsi spesso sulla corsia di sinistra ed essere di supporto sia nella costruzione della manovra (a Udine si è fatto trovare smarcato una decina di volte), che nella fase difensiva, aiutando chi gioca dalla sua parte (l’altro ieri Andreolli).
Lavoro sporco. Forse sarebbe meglio dire prezioso nell’economia di una partita. Padoin non fa cose spettacolari, ma essenziali, importanti nel contesto di una gara. Forse per lui è cominciata una seconda giovinezza.
R.M.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Sacrificio. «Con la Juventus Simone ha sempre fatto questo ruolo, non poteva essersi dimenticato come si fa». Poche parole dette da Lopez per testimoniare l’importanza di avere a disposizione un giocatore che per esperienza e spirito di gruppo è prezioso. Nelle ultime due partite Padoin ha avuto un rendimento costante. La posizione di esterno alto gli consente di sganciarsi spesso sulla corsia di sinistra ed essere di supporto sia nella costruzione della manovra (a Udine si è fatto trovare smarcato una decina di volte), che nella fase difensiva, aiutando chi gioca dalla sua parte (l’altro ieri Andreolli).
Lavoro sporco. Forse sarebbe meglio dire prezioso nell’economia di una partita. Padoin non fa cose spettacolari, ma essenziali, importanti nel contesto di una gara. Forse per lui è cominciata una seconda giovinezza.
R.M.
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