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Vela latina sempre più snobbata Diana: «Chi può faccia qualcosa»

Vela latina sempre più snobbata Diana: «Chi può faccia qualcosa»

CARLOFORTE. Solo quattro regate stagionali nei mari sardi. E con la formula della “veleggiata”, per evitare le strettoie imposte dalle regole Fiv di regata. È questo il quadro poco rassicurante in...

24 novembre 2017
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CARLOFORTE. Solo quattro regate stagionali nei mari sardi. E con la formula della “veleggiata”, per evitare le strettoie imposte dalle regole Fiv di regata. È questo il quadro poco rassicurante in cui è piombata la vela latina, un tempo molto prolifica quanto a regate competitive, ricche di partecipanti e agonismo, in eventi di notevole valore, come il Trofeo “Presidente della Repubblica” di Stintino, o il campionato nazionale organizzato in Sardegna.

Si è arrivati al punto che in alcuni siti, dove la vela latina si è sviluppata (come a Carloforte), non si fanno più regate da qualche anno. «Non volevamo chiudere bottega, nonostante in Sardegna siamo in crisi profonda – ha detto il presidente dell'Aivel Dario Diana –. Nel 2018 proveremo a ripetere le veleggiata di quest’anno a Olbia, La Maddalena, Stintino e Calasetta, che hanno visto una decina di partecipanti in media a regata, e ad aggiungerne di nuove. Bisogna superare le difficoltà, dovute alla mancanza di ricambio generazionale tra armatori ed equipaggi, costi elevati e l’apatia diffusa. Per questo, chiediamo uno sforzo anche alle istituzioni, affinché contribuiscano ad un rilancio quanto mai doveroso, per quello che la disciplina rappresenta».

«È triste – prosegue Diana – constatare che molte barche, prima utilizzate per le regate, sono abbandonate e rischiano di affondare. Nessuno le vuole, neanche gratis, perché “armarle” costa soldi e sacrifici. Il paradosso è che, in altre regioni italiane, come in Sicilia e Puglia, sta accadendo l’esatto contrario, con i giovani pronti ad investire e regatare a vela latina con entusiasmo».

Diana lancia l’appello affinchè il trend negativo venga invertito, con il concorso di tutti coloro che hanno a cuore lo storico armo ed il suo fascino, tutto da riscoprire.

Simone Repetto

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