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Ottant’anni di corsa e il sogno continua

Ottant’anni di corsa e il sogno continua

Francesco Calledda ospite d’onore alla “Cagliari Respira”: «Non riesco a stare fermo, sto già programmando il 2018»

02 dicembre 2017
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CAGLIARI. Ottanta anni a febbraio. Otto maratone di New York. E ottomila chilometri all'anno fatti a piedi. Gli ultimi (ma non è detto perché potrebbero essere per il 2017 i penultimi o i terzultimi), li percorrerà da Sassari a Capo Testa per chiudere il Cammino del Carmelo (quasi seicento chilometri) partito dalla Sella del Diavolo, al Poetto. Francesco Calledda, originario di Aritzo, conosciuto da tutti come Zigheddu, domani sarà a Cagliari per la mezza maratona della CraiRespira. Con un ruolo particolare. Sarà innanzitutto ospite d'onore della manifestazione. E poi accompagnerà al traguardo l'ultimo arrivato. Quindi "tappa di trasferimento" a Sassari. E da lunedì via verso Chiaramonti, Tempio, Valle della Luna, Luogosanto, Santa Teresa e Capo Testa: dovrebbe arrivare giovedì. «Non mi fermo – garantisce – nemmeno se c'è brutto tempo». I piedi vanno da soli. La testa è già proiettata al 2018. Perché il prossimo anno sarà quello del centenario della fine della Grande guerra. E anche lì Zigheddu ha qualcosa da raccontare. O meglio ha un altro motivo per camminare.

Sì, perché lui ogni anno ripercorre, sempre a piedi, il faticoso cammino dei giovani chiamati dallo Stato per il servizio militare dai centri della Barbagia alla caserma di Lanusei. Storie sentite da zii e nonni: si passa attraverso la foresta di Girgini per puntare verso il nuraghe Ruinas. Poi giù verso il fiume Flumendosa fino a costeggiare il lago di Villanova Strisaili. Poi ancora strade di montagna e di collina cercando con lo sguardo le prime case di Lanusei. La caserma, punto di arrivo per tanti soldati che poi finivano 'in continente" (e tanti non tornavano), c'è ancora. Lì finirà il viaggio. «Per raggiungerla – ama raccontare Zigheddu – tanti a quei tempi si facevano fare le scarpe. Ma alcuni, poco abituati a indossarle, dopo alcuni chilometri continuavano scalzi». Qualche sindaco li accompagnava, però a cavallo: era il garante dell'identità dei futuri soldati. «Ê un appuntamento importante – spiega Francesco Calledda – va celebrato come si deve». Sempre in marcia. Perché bisogna tenere la media: venticinque chilometri al giorno.

Nel 2018 farà anche il suo quinto Cammino di Santiago di Compostela. Ma a proposito di cammini Zigheddu sponsorizza la sua Sardegna: «Questa è davvero una terra ideale per camminare. Un modo per stare bene a contatto con la natura. E con gli altri». Domani il maratoneta di Aritzo riceverà anche una maglia celebrativa della CRAI CagliariRespira e una coppa come riconoscimento ufficiale delle sue tante presenze alla manifestazione.

Stefano Ambu

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