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Sferzata di Mereu: voglio rivedere l’Olbia

Il mister dei galluresi chiede una reazione ai suoi ragazzi dopo 3 sconfitte consecutive. Al Nespoli (14,30) arriva la Lucchese

03 dicembre 2017
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OLBIA. Tre sconfitte consecutive, anche se tutte fuori casa. Abbastanza per mettere in pericolo la panchina di un allenatore fino a poche settimane fa solidissimo? Le regole non scritte del mondo del calcio a volte rasentano la schizofrenia. Così Olbia-Lucchese non appare proprio l’ultima spiaggia per Bernardo Mereu, anche se una sconfitta (con tutti gli scongiuri del caso) aprirebbe la prima vera crisi della stagione.

Mereu la vive con pacatezza e serenità, qualità fondamentali nei momenti difficili. «Essere in discussione fa parte del mestiere, ma io penso a lavorare con coscienza e senza paura – spiega l’allenatore dell’Olbia –. Cerco di fare quello per cui sono stato chiamato, nel modo migliore». Cioè far crescere un gruppo giovane, dare certezze tattiche, far giocare un buon calcio e conquistare come minimo la salvezza. Anche se quest’ultimo punto lui non lo esplicita mai. «Mi avete mai sentito parlare di salvezza, playoff, promozione? Non ho posto obiettivi alla squadra, solo quello di ragionare partita dopo partita, fare il nostro lavoro, vorrei trasformare conoscenze in competenze – sottolinea Mereu -. Ma sia chiaro a tutti, il percorso per raggiungere questo equilibrio ha bisogno di tempo, ci sono squadre che hanno lavorato tanto per raggiungere una identità chiara e puntare all’alta classifica».

Questo pomeriggio al “Nespoli” (calcio d’inizio alle 14,30, arbitra Colombo di Como) non ci sarà, ad ogni buon conto, aria da scampagnata. Il trequartista Murgia è tornato in gruppo, ma partirà dalla panchina. Assenti Biancu (il suo sostituto naturale è Geroni) fuori causa fino alla fine dell’anno, il centrocampo dei bianchi è obbligato: Muroni, Pennington e Feola, con Piredda sulla trequarti. Possibile il ritorno di Pisano, con il ballottaggio al centro della difesa tra Iotti e Leverbe. La coppia Ragatzu-Ogunseye in attacco.

L’Olbia deve ritrovare certezze contro la Lucchese, squadra esperta che la affianca in classifica. Dopo i ko di Alessandria, Livorno e Prato, la parola d’ordine è fare punti. Mereu lo sa bene, come sa che in campo i concetti devono spesso lasciare spazio a doti caratteriali, negli ultimi tempi venute un po’ meno.

«La sfida con la Lucchese è importante per i ragazzi che, posso garantirlo, ci stanno mettendo il massimo impegno e lavorano tantissimo – conferma l’allenatore dei bianchi –. Io valuto questi aspetti, poi come allenatore cerco di dare tutto me stesso, ma è anche giusto che sia considerato il maggiore responsabile dei risultati della squadra. Credo che l’Olbia stia disputando un campionato di buon livello, ma non dobbiamo certo porci dei limiti».

Voltare pagina, quindi, partendo dalle sconfitte. «Ad Alessandria abbiamo pagato una cattiva lettura della partita e la mancanza di reazione – spiega il mister di Triei –. Ma a Livorno abbiamo sfiorato una vittoria storica, finando per subife una sconfitta ingiusta. Il Prato? Non ha mai tirato in porta. Abbiamo perso per un autogol e al novantesimo ci è stato negato un rigore che non esito a definire clamoroso». Ora, però, si vuole commentare solo una vittoria.

Giandomenico Mele

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