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Diego Lopez si esalta: «Grande recupero e giocando di testa»

di Enrico Gaviano
Diego Lopez si esalta: «Grande recupero e giocando di testa»

L’allenatore uruguaiano fa i complimenti alla squadra: «Reazione eccezionale, segnale ottimo per il futuro» 

10 dicembre 2017
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CAGLIARI. Partenza ad handicap in tutti i sensi: 2 gol sul groppone e 4 infortunati, dal portiere Rafael rimasto negli spogliatoi, ai tre cambi effettuati in meno di 45’ minuti. Ma il Cagliari ha pareggiato. E ripensandoci, ora, Lopez può anche scherzarci su. «Non mi era mai capitata una cosa del genere – dice –: quattro infortuni uno dopo l’altro. Questi problemi chiaramente ci hanno messo in difficoltà: i due gol di svantaggio si spiegano anche così. Per fortuna nella ripresa ci siamo ripresi».

Cosa si siano detti nello spogliatoio allenatore e giocatori non lo si saprà mai, ma di una cosa Lopez è certo. «Abbiamo ripreso il risultato nel secondo tempo grazie alla grande reazione ma anche al fatto che abbiamo giocato bene, giocato di testa, costruendo azioni da gol e ribaltando quanto visto nel primo tempo».

Già i due gol rossoblù. Lopez ricorda che «si è vero, il primo è stato anche casuale, fortunoso. Ma è stato determinato anche dalla grande pressione che stavamo imprimendo alla gara, e dalla spinta dello stadio. E il secondo invece è venuto perché non abbiamo cercato la testa di Pavoletti in maniera casuale, ma con intelligenza. E lui ci ha ripagati.»

Poi arriva il momento dei ringraziamenti. E in prima fila, il tecnico uruguaiano mette i suoi due portieri. «Doveva giocare Rafael – ricorda Lopez – e invece non ce l’ha fatta in extremis. Allora è toccato a Cragno, che non avrebbe dovuto giocare assolutamente. Ma non avevamo scelta. E lui è stato bravo e generoso. E’ sceso in campo e ha fatto una gran partita. Rafael è venuto in panchina a far gruppo. Devo ringraziarli entrambi».

Proprio Cragno è stato decisivo. Lopez annuisce. «Siamo riusciti a restare in partita anche grazie a lui e alle sue parate. Ma tutta la squadra ha fatto gli straordinari. Con tre cambi nel primo tempo, non si potevano più fare sostituzioni. Ma i ragazzi sono stati bravissimi, hanno reagito alla grande nonostante la situazione non fosse semplice».

I cambi: Farias in campo per l’acciaccato Dessena è stato quello che ha sparigliato le carte. «Potevo mettere Sau oppure Deiola, ma il più in forma mi sembrava Farias, capace poi di rapidi contropiede. Così ho abbassato Joao Pedro, che non fa la mezz’ala come i giocatori di ruolo che ho a disposizione, ma ha altre caratteristiche ottime».

Infine Van der Wiel. Una sorpresa. «Anche lui – dice Lopez – è stato molto importante, dando giocate di qualità. Ma da tutti sono arrivati segnali confortanti. Questo pareggio ci dà ulteriore fiducia».



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