Cerbone soddisfatto «Una grande gara»
«Direi che abbiamo vinto in maniera abbastanza netta, forse giocando una delle migliori partite di questo campionato». Così esordisce Raffaele Cerbone a fine gara. «Abbiamo sbagliato un rigore, fatto...
11 dicembre 2017
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«Direi che abbiamo vinto in maniera abbastanza netta, forse giocando una delle migliori partite di questo campionato». Così esordisce Raffaele Cerbone a fine gara. «Abbiamo sbagliato un rigore, fatto due gol e siamo stati sempre in partita – dice – . Se restiamo concentrati , tutte le volte che ci muoviamo per gli avversari diventa un problema. Teniamo conto che eravamo in emergenza clamorosa visto che avevamo fuori tre o quattro giocatori importanti. Questa comunque è l’ennesima dimostrazione che il lavoro si fa sul concetto dei gruppo e non degli undici che scendono in camp».
Questa Gara può cambiare il campionato del Budoni? Cerbone annuisce: «Io me lo auguro, perchè certe partite ti possono dare la consapevolezza che puoi giocare contro chiunque per vincere. Contro il Cassino ho chiesto ai ragazzi di giocare come a Rieti evitando però cali di tensione e ci è andata bene». Neanche il rigore sbagliato ha fatto tremare l’allenatore. «Eravamo padroni del campo, possesso palla e manovra lo hanno dimostrato, e ci poteva stare anche qualche gol in più malgrado le assenze di Varrucciu e Monticelli e, con Sartor non al massimo. Siamo stati bravi di testa e di ritmo ma soprattutto di mentalità. Se vuoi proporre calcio non puoi permettere agli altri di fare la partita». (s.s.)
Questa Gara può cambiare il campionato del Budoni? Cerbone annuisce: «Io me lo auguro, perchè certe partite ti possono dare la consapevolezza che puoi giocare contro chiunque per vincere. Contro il Cassino ho chiesto ai ragazzi di giocare come a Rieti evitando però cali di tensione e ci è andata bene». Neanche il rigore sbagliato ha fatto tremare l’allenatore. «Eravamo padroni del campo, possesso palla e manovra lo hanno dimostrato, e ci poteva stare anche qualche gol in più malgrado le assenze di Varrucciu e Monticelli e, con Sartor non al massimo. Siamo stati bravi di testa e di ritmo ma soprattutto di mentalità. Se vuoi proporre calcio non puoi permettere agli altri di fare la partita». (s.s.)