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Tortolì rimaneggiato ma sfiora il miracolo
MONTEROSI. Pioggia, vento, nebbia e alla fine, anche una sconfitta. Finisce così la trasferta del Tortolì sul campo del Monterosia. Meritano dunque un plauso supplementare gli interpreti della sfida...
11 dicembre 2017
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MONTEROSI. Pioggia, vento, nebbia e alla fine, anche una sconfitta. Finisce così la trasferta del Tortolì sul campo del Monterosia. Meritano dunque un plauso supplementare gli interpreti della sfida di giornata, se non altro per il coraggio ostentato nell'affrontare il freddo e la voglia di dare comunque spettacolo. E' comunque trasferta segnata per il Tortolì, che si presenta con soli 16 giocatori in lista agli ordini del nuovo tecnico Perra.
Si comincia senza neanche il tempo della fase di studio, le ostilità diventano subito necessarie quando a dominare è il gelo. Così al 13' arriva la prima azione degna di nota: affondo sulla destra di Lo Pinto, traversone per la testa di Rasi, pericolo scampato per gli ospiti. Tre minuti dopo lancio in profondità per Cicino, che viene anticipato in angolo dall’uscita di Ceccucci. Al 22' altro cross di Manoni, Cicino incorna la sfera ma non trova lo specchio. Al 23' Tortolì in vantaggio, ed è bravo Meloni a depositare la palla alle spalle del debuttante Cavalli. Due minuti dopo però lo stesso Meloni atterra in area Cicino. Per l’arbitro è rigore, Morbidelli s'incarica del tiro e spiazza Ceccucci, uno a uno e palla al centro. Al minuto 34 percussione del Monterosi, palla che arriva sui piedi di Lo Pinto il cui destro viene respinto dalla difesa. Sul seguente angolo Costantini anticipa tutti di testa ma non trova lo specchio della porta. Il Tortolì abbassa il baricentro delle sue azioni e lascia spazio al Monterosi: e al 36' Morbidelli mana il raddoppio.
La ripresa ricomincia nel segno del Monterosi. Al minuto dieci Cicino manca il vantaggio di un soffio. Al 14 è Cavalli a salvare i biancorossi nell’unica sortita offensiva sarda dopo il gol, la parata dell'estremo difensore laziale è da copertina di trasmissione televisiva. Poi, minuto 29, arriva il sorpasso del Monterosi: calcio di punizione dal limite ed eccellente marcatura di Morbidelli.Poi a 10 minuti dal termine Manca rimedia il secondo giallo nel giro di pochi minuti e lascia il Tortolì in dieci. Con l'inferiorità numerica, pareggiare sarebbe un miracolo. E il prodigio rischia perfino di arrivare quando, dopo una disattenzione di Crescenzo, Manca sciupa tirando la palla alle stelle.
Si comincia senza neanche il tempo della fase di studio, le ostilità diventano subito necessarie quando a dominare è il gelo. Così al 13' arriva la prima azione degna di nota: affondo sulla destra di Lo Pinto, traversone per la testa di Rasi, pericolo scampato per gli ospiti. Tre minuti dopo lancio in profondità per Cicino, che viene anticipato in angolo dall’uscita di Ceccucci. Al 22' altro cross di Manoni, Cicino incorna la sfera ma non trova lo specchio. Al 23' Tortolì in vantaggio, ed è bravo Meloni a depositare la palla alle spalle del debuttante Cavalli. Due minuti dopo però lo stesso Meloni atterra in area Cicino. Per l’arbitro è rigore, Morbidelli s'incarica del tiro e spiazza Ceccucci, uno a uno e palla al centro. Al minuto 34 percussione del Monterosi, palla che arriva sui piedi di Lo Pinto il cui destro viene respinto dalla difesa. Sul seguente angolo Costantini anticipa tutti di testa ma non trova lo specchio della porta. Il Tortolì abbassa il baricentro delle sue azioni e lascia spazio al Monterosi: e al 36' Morbidelli mana il raddoppio.
La ripresa ricomincia nel segno del Monterosi. Al minuto dieci Cicino manca il vantaggio di un soffio. Al 14 è Cavalli a salvare i biancorossi nell’unica sortita offensiva sarda dopo il gol, la parata dell'estremo difensore laziale è da copertina di trasmissione televisiva. Poi, minuto 29, arriva il sorpasso del Monterosi: calcio di punizione dal limite ed eccellente marcatura di Morbidelli.Poi a 10 minuti dal termine Manca rimedia il secondo giallo nel giro di pochi minuti e lascia il Tortolì in dieci. Con l'inferiorità numerica, pareggiare sarebbe un miracolo. E il prodigio rischia perfino di arrivare quando, dopo una disattenzione di Crescenzo, Manca sciupa tirando la palla alle stelle.
