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Il Banco non si ferma più e vince anche in Turchia

di Andrea Sini
Il Banco non si ferma più e vince anche in Turchia

I sassaresi, avanti per tutti i 40 minuti, sbancano il campo del Pinar Karsiyaka

13 dicembre 2017
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Saluti e baci da Smirne, con sorrisi che arrivano da un orecchio all’altro. La Dinamo manda un’altra cartolina, la terza in nove giorni, e mette in valigia un altro prezioso scalpo. Dalla Siberia alla Turchia, con un salto ai confini della Franciacorta, sempre con il motore al massimo e tre identici finali, tutti a braccia alzate. La trasferta più impegnativa della storia del Banco si conclude con un’altra splendida vittoria, per 70-79, sul campo del Pinar Karsiyaka, sino a ieri inviolato in Champions League. Un successo che porta la striscia vincente della squadra di Federico Pasquini a 6, tra campionato e coppa, e che fa fare ai sassaresi un bel balzo in avanti in classifica. Per la qualificazione ci sarà ancora da sudare, ma ora il Banco può puntare con decisione a qualcosa di più del quarto posto.

Vittorie fotocopia. Come già capitato a Krasnoyarsk e a Montichiari, anche in riva al Mare di Icaro la Dinamo ha poggiato le fondamenta della vittoria su una partenza super: 0-16 in Siberia, 7-18 contro Brescia, 6-16 ieri. Poi Pierre (il migliore) e compagni sono stati bravi a tenere saldamente in mano le redini della gara, concedendo ai turchi di avvicinarsi al massimo a -4, per poi colpirli puntualmente. Ancora una volta i sassaresi hanno dominato a rimbalzo (41-32), tirando con buone percentuali e mettendo in campo un’ottima difesa.

Un avvio lanciato. Pasquini riparte dalla difesa a zona e dal quintetto delle ultime uscite, con Hatcher, Bamforth, Pierre, Polonara e Jones. La difesa concede poco e l’attacco con Jones e Hatcher crea il primo break: 0-7. Si accende anche Pierre, che tira fuori il meglio dal suo bagaglio tecnico e atletico e con 7 punti fa volare la Dinamo a +10 (6-16) dopo 7’. I turchi si rimettono in corsa grazie a due triple consecutive di Wood e alla prima sirena il tabellone dice 12-18. Il nuovo allungo del Banco arriva subito (16-26), poi arrivano alcune ingenuità di troppo di Randolph e Planinic che rimettono in pista il Pinar. I biancoverdi di Pasquini trovano una tripla con Devecchi e un canestro son Jones su ottimo assist di Hatcher, Karasiyaka prova a rispondere (39-34), poi arriva finalmente una fiammata di Bamforth che vale il nuovo +10 (29-39 a 1’50” dal riposo). Hatcher commette un antisportivo su Waters che ridà ossigeno ai padroni di casa, capaci di piazzare un break di 6-0. A metà gara il vantaggio di Pierre e compagni è comunque di 4 punti (35-39).

La spallata decisiva. Al rientro in campo il Pinar prova a mostrare i denti (40-44), poi la Dinamo sistema la difesa ed esplode: Polonara colpisce da oltre l’arco e dopo un canestro di Hatcher vola in contropiede a schiacciare per il +11 (40-51 al 25’). L’ennesima prodezza di Pierre vale il +14 (40-54 a 3’10” dalla terza sirena) e chiude un break di 10-0 per i sassaresi, che tirano un attimo il fiato (due falli in attacco di Planinic) e nonostante due bei canestri di Randolph arrivano alla fine del terzo parziale “solo” sul +7 (51-58). Waters colpisce ancora (55-63), ma Randolph e Pierre duettano alla grande. Bamforth incendia la retina con due triple che valgono il +13 (55-68) a 5’10” dalla fine. È lo stesso americano a segnare con un arcobaleno il massimo vantaggio sassarese (61-76) a 2’20”. Arriva un piccolo calo fisiologico, poi Polonara la chiude con la solita tripla e alla sirena il punteggio è 70-79. Si torna a Sassari, finalmente, ma non è stata una brutta trasferta. No davvero.

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