La Nuova Sardegna

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Lo Stintino si salva in zona Cesarini

Lo Stintino si salva in zona Cesarini

Pari dei biancocelesti nella trasferta di Monastir grazie a una magia di Cardone

18 dicembre 2017
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MONASTIR. Rischia grosso lo Stintino che, sul difficile campo del Monastir, acciuffa un insperato pareggio in piena zona Cesarini. I ragazzi di Udassi, sotto di un gol al novantesimo, hanno trovato la rete del due a due con una magia di Cardone al 92’. Dopo questo mezzo passo falso, lo Stintino vede allontanarsi la vetta occupata dal Castiadas che ora dista cinque punti. Bene invece il Monastir che, dopo gli acquisti del mercato autunnale, è parso molto più quadrato e in grado di recitare una parte da protagonista. L’obiettivo salvezza pare assolutamente alla portata di Emiliano Melis e soci. Ma passiamo alla cronaca. Parte bene il Monastir che, già al 2’, si rende pericoloso con Emiliano Melis. Il calcio piazzato del fantasista selargino costringe Sechi a deviare in angolo. All’11’, lo stesso attaccante coglie l’incrocio dei pali con una sforbiciata strappa applausi. Il gol è nell’aria e arriva puntuale al 33’. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, l’acquisto dell’ultim’ora Chessa salta più in alto di tutti e di testa beffa un incolpevole Sechi. La reazione dello Stintino non si fa attendere. Scocca il minuto numero quarantuno quando Delrio, spalle alle porta, si gira bene dal limite dell’area e lascia partire un gran bolide che non lascia scampo a un esterrefatto Zanda. Si va al riposo sull’uno a uno. Nella ripresa il copione della gara non cambia. I padroni di casa continuano a mantenere costantemente il pallino del gioco, mentre lo Stintino cerca di pungere in contropiede in maniera sorniona. All’86’ il Monastir passa in vantaggio per la seconda volta. Emiliano Melis, anche oggi tra i migliori in campo, inventa una favolosa parabola su calcio piazzato che si infila nella porta dei sassaresi. Il risultato sembra oramai acquisito, ma a tempo scaduto un colpo di testa vincente di Cardone regala la spartizione della posta alla banda Udassi che può festeggiare lo scampato pericolo.

Matteo Cabras

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