La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Vittoria e sofferenza. Al “Polese” di Cagliari, la capolista Castiadas suda le proverbiali sette camicie per avere la meglio su una Ferrini mai doma. Così come nella gara di andata, i ragazzi allenati da Franco Giordano hanno venduto cara la pelle al cospetto del più quotato avversario. A conti fatti, la vittoria ospite è stata meritata, ma un palo interno di Sizia in piena zona recupero avrebbe comunque regalato un punto ugualmente giusto alla formazione cagliaritana che ha avuto il grande merito di crederci fino alla fine. Prima frazione equilibrata con la Ferrini che scende in campo decisa a fare bella figura. Subito Medda pericoloso su calcio da fermo; il pallone viene deviato in angolo dalla barriera. La risposta del Castiadas è perentoria. Al 22’ D’Agostino costringe Tronci a un intervento difficile sul primo palo. Un minuto più tardi, lo stesso numero dieci del Castiadas colpisce il palo interno con un diagonale da sinistra a destra a colpo sicuro. Il monologo della formazione di Pinna è costante. Alle mezzora D’Agostino ha un’altra buona occasione, ma il suo tiro cross non coglie nessun compagno pronto. Ci pensa allora il solito Carrus a sbloccare il risultato. Al 35’ il capitano inventa una punizione delle sue dal limite dell’area con il pallone che si insacca nell’angolo sinistro della porta. La reazione rabbiosa della Ferrini si concretizza a inizio ripresa quando, dopo appena un minuto, l’ariete Podda sigla la rete del pareggio. Ben appostato nel cuore dell’area piccola, il centravanti di Giordano sfrutta la prima vera dormita della difesa del Castiadas per mettere dentro. Il raddoppio ospite è nell’aria e arriva al 62’ quando Carrus gela le velleità di gloria della squadra del capoluogo. Sulle ali dell’entusiasmo il Castiadas triplica poco più tardi grazie a una combinazione in velocità Cordeddu-Mesina-Figos con rete dell’ex Tortolì sulla ribattuta di Tronci.

Matteo Cabras