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Il Cus Sassari non può nulla per l’Ossese è festa doppia

Vittoria in trasferta per la squadra di Sechi che torna al vertice della classifica I giovanissimi rossoblù tentano una reazione nella ripresa, ma è inefficace

08 gennaio 2018
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CUS SASSARI0

OSSESE2

CUS SASSARI: Senes, De Ambrogis, Sclano, Spano (35’ st Casu), Sotgiu, Sassu, Schieda (24’ st Achenza), Cabras, Palitta, Gueli, Saba (15’ st Sanna). All.: Ribichesu.

OSSESE: Serra, Muresu, Sechi, Olmetto, Leoni, Zichi, Dettori, Sechi, Borrotzu (24’ st Doccu), Nuvoli, Onali (13’ st Contini). All.: Sechi.

ARBITRO: Deriu.

RETI: 9’ pt Nuvoli, 12’ st Zich.

SASSARI

L’Ossese espugna il campo del Cus Sassari per due a zero e tirna capolista del girone B di Promozione. Una vittoria meritata dai ragazzi di mister Sechi che hanno giocato una gara tutta grinta e determinazione. Gli ospiti sono scesi al centro sportivo di San Giovanni con l’unico obiettivo di conquistare i tre punti, contro la giovanissima formazione del Cus Sassari che da qualche mese ha intrapreso una bella politica di valorizzazione dei giovani del vivaio, con la consapevolezza di offrire il fianco alle squadre ospiti più esperte.

Una gara subita in salita per i padroni di casa che al 9’ del primo tempo subiscono il gol del vantaggio ospite con Nuvoli che raccoglie al volo una respinta della difesa ospite ed insacca da pochi passi. Al 22’ punizione di Dettori respinta in angolo. Tre minuti dopo ancora Dettori da pochi passi entra in area e calcia da pochi passi, la sfera sfiora il palo. Al 32’ il Cus ci prova con Saba che entrato in area fa partire un rasoterra respinto dall’estremo ospite. Al 42’ gran botta di Nuvoli che Senes para in due tempi.

Si va al riposo. Al 12’ gli ospiti trovano il raddoppio con Zichi che trova la deviazione vincente da pochi passi dopo una mischia in area. Il Cus si butta in avanti alla ricerca del gol: l’occasione arriva sui piedi di Cabras che a pochi metri dall’estremo ospite calcia alto. Il triplice fischio dell’arbitro (non positiva la sua direzione di gara) manda le due squadre negli spogliatoi.

Piero Garau



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