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Prima boa per Luna Rossa: molo Ichnusa o Sabaudo?

Prima boa per Luna Rossa: molo Ichnusa o Sabaudo?

Vela. Il team di Prada ha due opzioni per la sua base logistica al porto di Cagliari Lo skipper Sirena: «Fra qualche giorno la decisione». Intanto, appare un Tp52

09 gennaio 2018
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CAGLIARI. In attesa dell'arrivo del nuovo team che dovrà prepararsi già dalla primavera alla 36ma edizione della Coppa America, la storica sfida velica che si è conclusa lo scorso anno nelle isole Bermuda, Luna Rossa sta per accasarsi nello storico porto della via Roma, a pochi passi dalla città. In questi giorni era previsto un incontro, una sorta di conferenze di servizi, con le autorità e le istituzioni locali: «Ma l'appuntamento è slittato di qualche giorno per la mancanza di alcuni funzionari - precisa Max Sirena, skipper e team director di Luna Rossa -, : è una fase delicata, quella che precede l'insediamento del team velico. Soprattutto per la scelta della nuova base logistica, che troverà comunque presto alloggio nello spazio portuale».

Le soluzioni sono due: il molo Ichnusa, forse più adatto per ospitare i capannoni, e le tensostrutture e gli hangar, dove troveranno ricovero le imbarcazioni, e il molo Sabaudo, quartier generale fino all'aprile 2015, data storica dell'addio di Luna Rossa alla Sardegna e al clamoroso ritiro dalla sfida della Coppa America.

Il molo Ichnusa, dove ha sede il terminal Crociere, sembra avere le strutture migliori rispetto allo spazio utilizzato tre anni fa dal team velico che fa capo a Patrizio Bertelli, amministratore delegato del Gruppo Prada. Se non altro perchè ospita il terminal crociere, un'opera già pronta per ospitare il grande circo velico, che si estende su oltre tremila metri quadri, dove tra l'altro sono comprese una trentina di stanze distribuite su due piani.

Intanto, nello spazio portuale del molo Ichnusa, adiacente al comando della Marina Militare, svetta un Tp52: «Un'imbarcazione non nuova - dice Max Sirena - ma che ci servirà per i primi allenamenti, in attesa della realizzazione dei nuovi scafi con i quali si disputerà la Coppa America».

E nella regata più antica e prestigiosa del mondo, in programma nel 2021 in Nuova Zelanda, non saranno più i catamarani i protagonisti della entusiasmante sfida ma i monoscafi. Si è tornati al passato con la scelta ufficiale della nuova barca, da parte di Emirates Team New Zealand, il 'defender' della prossima edizione. Si chiama Ac75, è un monoscafo rivoluzionario, lungo 22,86 metri, provvisto di una sorta di appendici, lunghi oltre cinque metri ciascuno. Foil che, come nei catamarani utilizzati nelle Burmuda, garantiscono spettacolo e velocità, con prestazioni mozzafiato in qualsiasi condizione meteo.

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