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La Torres non si arrende: arriva un’altra punta?

La Torres non si arrende: arriva un’altra punta?

Tortora prova a scuotere i suoi ragazzi. I playoff sono a un passo e non bisogna mollare

16 gennaio 2018
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SASSARI. «Ci stiamo provando in tutti i modi ma in farmacia ancora non vendono la pillola per vincere le partite». Il giorno dopo il pareggio con il Calangianus l’allenatore della Torres Pino Tortora ritrova la voglia di parlare. Lo fa dall’ufficio di Salvatore Sechi, utilizzato come sede provvisoria del club rossoblù (ma il Vanni Sanna perchè è ancora chiuso?) L’allenatore non ha digerito il risultato di domenica ma prova a farsene una ragione. «Sono furibondo per l’occasione sprecata – racconta – però ho poco da rimproverare ai miei ragazzi. Ci hanno provato sino alla fine, hanno creato un mare di occasioni da gol ma non sono riusciti ad andare l’oltre 1-1. Purtroppo non è la prima volta che buttiamo via una vittoria che è largamente alla nostra portata». Il motivo di tanti sprechi? Il mister non ha dubbi: un mix di sfortuna, scarsa convinzione e qualche errore nella costruzione della squadra. «Domenica – spiega – abbiamo giocato una buona partita. Abbiamo subito il gol del Calangianus per una distrazione difensiva ma siamo riusciti a rimettere in equilibrio il risultato con una grande giocata di Spinola. Nella ripresa abbiamo spinto alla ricerca del raddoppio e abbiamo creato tanto. Ci è mancato un pizzico di fortuna e anche l’arbitro non ci ha dato una mano ignorando un fallo netto ai danni di Diouf. Però è inutile cercare scuse. La verità è che ancora una volta non siamo stati capaci di buttare sul campo quella grinta e quella cattiveria agonistica che in Eccellenza fa la differenza. Purtroppo certe doti non si possono insegnare nè, tanto meno, comprare in un supermercato».

Ed ecco i dubbi sulla costruzione della squadra. «La Torres è cambiata nel corso dei mesi e bisogna dare atto al presidente di aver fatto di tutto per rinforzare l’organico. Però credo che ci sia ancora qualcosa da migliorare. Domenica ci è mancato il gol e non è la prima volta che fatichiamo in attacco». Colpa dei bomber? Pino Tortora prova a vedere il bicchiere mezzo pieno. «Abbiamo preso Chelo perchè siamo convinti che possa dare molto alla Torres. E’ un sassarese, è molto attaccato alla maglia della squadra della sua città e lavora con grande impegno. Io sono convinto che soffra la responsabilità di guidare l’attacco rossoblù ma sono anche convinto che quando riuscirà a sbloccarsi gli riuscirà tutto più facile».

In attesa di Chelo la società non ha rinunciato a guardarsi intorno. Ieri il mister, il presidente e i suoi più stretti collaboratori hanno fatto il punto sulla situazione e hanno sentito diversi procuratori con un solo obiettivo: fare l’ennesimo sforzo per portare a Sassari una prima punta capace da dare una svolta alla stagione. Si parla di un centravanti vero e la ricerca sarebbe concentrata tra gli svincolati nei campionati professionistici. «Non è facile trovare giocatori importanti in questa fase della stagione – ha confermato Salvatore Sechi – ma io ho promesso di riportare la Torres in categorie più consone al suo passato e voglio provarci».

Antonio Ledà

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