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La Dinamo vuole ripartire da Cantù

di Mario Carta
La Dinamo vuole ripartire da Cantù

Torna il campionato, serve il riscatto dopo i rovesci di Pesaro e Monaco. Marco Spissu recupera, sarà in campo

19 gennaio 2018
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SASSARI. Ritrovarsi, ripartire. La Dinamo travolta dalle mareggiate del campionato (ko a Pesaro e eliminazione della Final Eight) e della Champions League (-32 a Monaco e quasi certo addio al passaggio del turno) è andata da Montecarlo direttamente a Cantù senza passare dalla casella sassarese del “via”. Un modo per risparmiare chilometri e insieme tempo, un modo per stare insieme.

Al lavoro. I biancoblù da ieri si allenano a Desio. Il clima viene descritto come sereno, e di certo c’è che la squadra è molto concentrata. Si è anche parlato, e tanto, del momento e di quanto accaduto. La sconfitta è stata incassata, il gruppo cerca la necessaria serenità. Coach Pasquini ne ha parlato con la squadra nel suo insieme e faccia a faccia con i singoli giocatori, nella speranza di riaccendere la fiammella che si è spenta. Va riaccesa già nell’anticipo di domani, che segna l’avvio del girone di ritorno.

Il programma. Sotto con il lavoro, dunque. Ieri due sedute nell’impianto di Varedo e oggi al Toto Caimi, lo stesso nel quale si allena Cantù. Domani mattina seduta di tiro al PalaDesio, dove alle 20.30 verrà alzata la palla a due (arbitri Paglialunga, Bongiorni e Paternicò).

Il play c’è. Tutti i biancoblù stanno bene, e dopo i recenti risultati neri una buona notizia arriva dalle condizioni di Marco Spissu. Il play sassarese ha recuperato dalla botta alla caviglia destra rimediata a Monaco, e sarà regolarmente in campo.

I precedenti. Una sfida che non manca di fascino. Saranno infatti di fronte i due migliori attacchi della serie A: la Red October prima nella Lega con una media di 86 punti realizzati, sassaresi secondi davanti ad Avellino con 83.8 punti di media. Ma i precedenti non sorridono alla Dinamo. In 28 confronti totali c’è equilibrio. 15 vinte e 13 perse per i sassaresi, che però sono riusciti a espugnare il parquet lombardo una sola volta, perdendoci in 12 occasioni.

Occhio al tabellone. Nelle intenzioni del club biancoblù, Cantù deve segnare una nuova partenza. Gara importante, perché d’ora in poi si deve pensare anche alla differenza canestri e all’andata la Dinamo ha vinto di 14 (94-80). Il bis sarebbe l’ideale, ma prima di tutto sarà importante verificare la tenuta caratteriale della squadra.

Crederci. Lo ha sottolineato ieri anche il presidente Stefano Sardara, in un incontro con gli studenti svolto al PalaSerradimigni: «Non mi esalto quando si vince – ha detto –, non mi abbatto quando si perde. Certo, così mi godo un po’ meno i successi ma sopporto meglio le sconfitte. Viviamo un momento difficile? Momento difficile era nel 2011, quando non sapevamo se avremmo fatto il campionato. Ora ci sentiamo in difficoltà, come crescono i risultati crescono anche le aspettative ma quando si cade ci si rialza andando in palestra e lavorando, rivedendo le cose che si sono sbagliate, capendo dove migliorare. Se ci credi, ce la fai».

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