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La Dinamo risponde presente ma a Cantù è un’altra beffa

di Andrea Sini
La Dinamo risponde presente ma a Cantù è un’altra beffa

I sassaresi conducono per quasi tutti i 40’, poi si fanno raggiungere e battere all’overtime. Decisivi i minuti finali, con la partita riaperta da un fallo tecnico contestatissimo sul +3

21 gennaio 2018
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INVIATO A DESIO. La paura farà anche novanta, ma la beffa parte da 45’ corre oltre i 100. Non ha paura, la Dinamo, che mostra carattere, gioca alla pari in casa della Red October Cantù ma esce sconfitta per 102-98 al termine di una gara che farà parecchio discutere.

L’orgoglio e la rabbia. I sassaresi di Federico Pasquini, avanti di 7 a 2’28” dalla fine del quarto periodo, sbattono il muso contro l’ennesimo overtime e – con il roster corto (Stipcevic infortunato, Randolph tagliato non ancora sostituito) – pagano pesantemente dazio ai problemi di falli e alla stanchezza. Il tutto con il fastidioso contorno di alcuni fischi arbitrali determinanti, come il fallo tecnico fischiato a Pasquini a 58” dalla quarta sirena, con i suoi avanti 82-85 e palla in mano. È quella la chiave di volta di una gara in cui nonostante la tragica serata al tiro di Bamforth e Hatcher (6/27 in tandem) i sassaresi hanno sempre mostrato grande personalità e idee chiare, conducendo la gara praticamente per tutto il secondo tempo, sino al +11 del 34’ (66-77).

Una gara sempre avanti. Nella sfida tra le due squadre che fanno più canestro del campionato, l’avvio non può che essere scoppiettante. Al 4’ Polonara, Bamforth e Hatcher hanno già colpito da oltre l’arco (11-12 al 4’) e nonostante un Jones spaesato, Spissu e Planinic costruiscono il sorpasso. Alla prima sirena il Banco è avanti 21-24, poi Pierre firma il +9 (21-30) allungando il break sino all’11-0. Il canadese chiede il cambio per rifiatare e in un attimo Cantù risale a -2 (28-30), con Hatcher insufficiente in regia. Cantù sfrutta al massimo la garra difensiva e mette per un attimo la freccia ma solo per qualche istante a cavallo del riposo (37-36, poi 48-43 con Smith). I sassaresi non si spaventano, riorganizzano la difesa e piazzano subito un controbreak di 6-0 che vale il nuovo +1 (48-49 a 7’). Sodini ordina il timeout ma la zona sassarese funziona bene e con grande pazienza l’attacco continua ad aggiungere mattoncini: arriva un altro super break (13-0) sino al 48-56, Chappell ravviva i suoi (56-60), ma dopo il quarto fallo di Planinic la Dinamo pesca il jolly con Tavernari. Alla terza sirena il Banco è a +11 (57-68), Cantù ci prova in tutti i modi, Sassari risponde con grande personalità e con un sontuoso Pierre (66-77) a 6’10”.

La grande beffa. Un antisportivo fischiato a Tavernari cambia l’inerzia, Culpepper fa esplodere il PalaDesio (76-79) Polonara lo gela subito con la tripla del 78-85 a 2’28”. Chappell accorcia, poi Paternicò fischia un fallo tecnico a Pasquini, dal quale arriva la tripla di Parrillo per il sorpasso (86-85) a 41”. Poi Pierre fa 1 su 2 dalla lunetta a 26”, sia Smith che Hatcher sbagliano i canestri della vittoria. È overtime: la Dinamo è in riserva ma stringe i denti (dal 94-88 immediata risalita a 94-93. Pierre si vede sputar fuori il canestro del +1, poi sul 100-96 a 58” la decide ancora Paternicò. Che prima inverte una rimessa, poi sanziona le proteste di Spissu con un fallo tecnico. Cantù taglia il traguardo a braccia alzate, la Dinamo èviene ancora beffata ma stavolta ha davvero poco da farsi rimproverare.

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