La Nuova Sardegna

Sport

Tutto Dinamo

«Lavoriamo per fare quel passo in più»

«Lavoriamo per fare quel passo in più»

Coach Pasquini fa il punto: «Mi assumo le mie responsabilità, ma reagiremo»

23 gennaio 2018
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Una vittoria per ripartire, uno straniero da inserire in tempi rapidi “che sia pronto ad essere inserito subito e che abbia esperienza europea. La fretta non è una buona consigliera quindi ci stiamo prendendo i nostri tempi: abbiamo bisogno di un giocatore che ci apra il campo”. Alla vigilia della gara contro Utena, Federico Pasquini ha parlato a 360 gradi della situazione attuale della Dinamo, resa precaria dai pessimi risultati dell’ultimo mese.

«La mia analisi va dal 20 dicembre al 22 gennaio – esordisce il coach –: in questo periodo noi vinciamo una partita su 8, bruciamo la partecipazione Final Eight e in parte il passaggio di turno in Champions League. Sugli obiettivi non raggiunti sono responsabile come general manager e allenatore ed è il mio lavoro analizzare il problema: nella mia analisi viene fuori che in queste 8 partite abbiamo bucato Pesaro e Monaco. A Pesaro siamo arrivati in una condizione in cui non avevamo forza mentale dopo il grande sforzo nelle sfide con Trento e Murcia, mentre a Monaco abbiamo affrontato una squadra di altro livello rispetto a noi. Siamo arrivati a questa sfida con il dispiacere di essere fuori dalle F8 e praticamente non siamo entrati in campo. Se faccio una valutazione da un punto di vista tecnico-tattico devo dire che il nostro attacco è estremamente brillante, vedo condivisione della palla e miglioramenti, ma ci sta mancando la qualità difensiva che avevamo raggiunto nella fase abbiamo capitalizzato 7 vittorie di fila. Ci stiamo lavorando molto ogni giorno e credo sia legata ai risultati, ci manca il mezzo passo in più. Secondo me a Cantù abbiamo fatto una partita di grande qualità, a parte uno spezzone del secondo quarto in cui abbiamo avuto un calo a livello difensivo, la nostra è stata una prestazione valida e di cuore, dove ci è mancato un passaggio per arrivare fino in fondo».

«Da adesso – prosegue Pasquini – dobbiamo ragionare sul fatto che mancano 14 giornate e dobbiamo fare il nostro meglio nella costruzione di una squadra che oggi, dopo essere passata in mezzo a mille problematiche, ancora non è completa. Dobbiamo reagire nella maniera giusta su più fronti, abbiamo la possibilità di trovare un giocatore che sia il più utile possibile, non ci serve tanto ma quel particolare per fare in modo che le partite all’overtime fuori casa come con Venezia e Cantù vadano oltre e si vincano a prescindere. Abbiamo delle basi molto solide, crediamo in questo gruppo e nel roster costruito con 6 giocatori già confermati per la prossima stagione. Partire da sei è un grande vantaggio e sono convinto che il prossimo anno si raccoglieranno i frutti: dobbiamo sfruttare al meglio questo periodo per costruite anche in ottica futura».

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative