«Sarroch senza paura, avanti così»
A tutto volley. Il veterano Riccardo Pau: «Si è creata una bella alchimia»
23 gennaio 2018
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SASSARI. Altro che crisi del settimo anno. Riccardo Pau è sempre lì, a ricoprire il ruolo di libero nel Sarroch, che ha concluso da capolista solitaria il girone di andata del campionato nazionale di serie B maschile di pallavolo. «All’inizio puntavamo almeno a migliorare il quinto posto dell’anno scorso – dice Pau – ma c’era l’incognita di aver cambiato 3 titolari su 7. Però da subito si è creata una bella alchimia, fattore che porta sempre i suoi frutti».
Un piazzamento che vale anche la qualificazione ai quarti di finale della Coppa Italia, che giocherete sabato a Portomaggiore con una gara secca. Che ne pensa? «La vedo tosta, queste trasferte non sono mai facili, ed affrontiamo una squadra molto forte. Ma andiamo lì “sprezzanti del pericolo”, non abbiamo niente da perdere».
Come valuta il cammino di Cus Cagliari Sandalyon ed Olimpia Sant’Antioco nella prima parta di stagione? «Visto l’infortunio occorso a Moretti, uno che ha fatto cinque playoff di serie A2, pensavo che il Cus accusasse più difficoltà, invece ne è uscito abbastanza bene. Le gare che contano le ha vinte e non faticherà a salvarsi. L’Olimpia ha appena rinunciato ad un giocatore potenzialmente importante come Andreatta, ma ha la fortuna di avere una panchina abbastanza lunga, e con diversi giovani che possono crescere, quindi la vedo comunque bene».
A 34 anni è il decano della sua squadra… «Ma sono ancora un ragazzino dentro, ricordo la mia età solo quando sento qualche dolorino a fine allenamento. Poi ho degli ottimi compagni di squadra, con i quali in realtà questa differenza non si sente tanto». Sette anni a Sarroch, progetti per il futuro? «Sette stagioni tutte diverse, ma che stanno componendo una bella storia. Mi piacerebbe disputarne altrettanti».
Fabio Fresu
Un piazzamento che vale anche la qualificazione ai quarti di finale della Coppa Italia, che giocherete sabato a Portomaggiore con una gara secca. Che ne pensa? «La vedo tosta, queste trasferte non sono mai facili, ed affrontiamo una squadra molto forte. Ma andiamo lì “sprezzanti del pericolo”, non abbiamo niente da perdere».
Come valuta il cammino di Cus Cagliari Sandalyon ed Olimpia Sant’Antioco nella prima parta di stagione? «Visto l’infortunio occorso a Moretti, uno che ha fatto cinque playoff di serie A2, pensavo che il Cus accusasse più difficoltà, invece ne è uscito abbastanza bene. Le gare che contano le ha vinte e non faticherà a salvarsi. L’Olimpia ha appena rinunciato ad un giocatore potenzialmente importante come Andreatta, ma ha la fortuna di avere una panchina abbastanza lunga, e con diversi giovani che possono crescere, quindi la vedo comunque bene».
A 34 anni è il decano della sua squadra… «Ma sono ancora un ragazzino dentro, ricordo la mia età solo quando sento qualche dolorino a fine allenamento. Poi ho degli ottimi compagni di squadra, con i quali in realtà questa differenza non si sente tanto». Sette anni a Sarroch, progetti per il futuro? «Sette stagioni tutte diverse, ma che stanno componendo una bella storia. Mi piacerebbe disputarne altrettanti».
Fabio Fresu
