La Nuova Sardegna

Sport

B1/B2 FEMMINILE 

Il sogno della Capo d’Orso Palau la matricola che punta alla vetta

Il sogno della Capo d’Orso Palau la matricola che punta alla vetta

SASSARI. Prima metà di stagione in chiaroscuro per la pattuglia sarda nei campionati nazionali femminili. In B1 chi può essere più che soddisfatta è la Capo d’Orso Palau, che da buona matricola è...

29 gennaio 2018
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Prima metà di stagione in chiaroscuro per la pattuglia sarda nei campionati nazionali femminili. In B1 chi può essere più che soddisfatta è la Capo d’Orso Palau, che da buona matricola è partita in punta di piedi per poi trovare il ritmo giusto ed arrivare ai primi posti in classifica. E poco importa se le ultime due gare le ha perse, la zona playoff è comunque a soli due punti. E c’è tutto un girone di ritorno da vivere intensamente. D’altronde l’obiettivo stagionale era la salvezza, quindi essere lì a lottare con le pretendenti dichiarate al salto di categoria è una sensazione da vivere senza patemi. Molto meno brillante il cammino dell’Alfieri Cagliari, che ha deciso di affrontare il torneo con una squadra molto giovane e finora è riuscita a conquistare solamente un set.

Il progetto della società potrà cominciare a dare i suoi frutti probabilmente dall’anno prossimo. In B2 percorso da incorniciare per la San Paolo Cagliari, che pur essendo una debuttante ha mostrato subito di che pasta è fatta, scalando con determinazione la classifica fino al terzo posto. Un piazzamento che vale i playoff, e che le ragazze di Matteo Gramignano dovranno difendere al rientro in campo nei confronti diretti con le prime della classe. Penultima piazza invece per la Farmacie Sircana Sorso, che accusa ben dodici punti di distacco dalla prima posizione valida per la salvezza. Un gap che suona quasi come una condanna anticipata per la squadra guidata in panchina da Mauro Vacca, che dovrà davvero fare gli straordinari per provare a raddrizzare la situazione. (f.f.)

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative