La Nuova Sardegna

Sport

Il dramma di Roberto Zanda, in ospedale in Canada

Roberto Zanda durante la prova canadese (Foto Gregu-Ansa)
Roberto Zanda durante la prova canadese (Foto Gregu-Ansa)

Dopo il ritiro dalla Yukon Artic arriva l'appello del fratello: "Devi vincere questa battaglia"

09 febbraio 2018
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. "Siamo preoccupati, ci mettiamo nelle mani di Roberto, contiamo sulla sua forza. Roberto hai vinto una battaglia, ora devi vincerne un'altra e tornare a casa da noi, ti stiamo aspettando". È l'appello fatto da Paolo Zanda, fratello di Roberto, l'ironman sardo attualmente ricoverato nell'ospedale di Whitehorse a causa del congelamento di braccia, gambe e mani avvenuto mentre partecipava alla Yukon Artic Ultra, la maratona in solitaria sulle nevi del Canada dove il termometro scende anche a -50 gradi che "Massiccione" ha abbandonato due giorni fa.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:sport:1.16451197:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/sport/2018/02/08/news/yukon-artic-roberto-zanda-si-ritira-1.16451197]]

La sua compagna sta raggiungendo in queste ore l'ospedale, solo allora si potranno avere notizie più dettagliate sulle reali condizioni di salute di Zanda. I familiari hanno già parlato con infermieri e medici, inoltre un altro atleta che ha partecipato alla competizione è nello stesso ospedale e sta fornendo qualche informazione in più. Da quanto si apprende, quando è entrato in ospedale aveva segni di congelamento di terzo grado agli arti, con ferite sanguinanti, un particolare questo che sembrerebbe far scongiurare l'ipotesi più nefasta, quella dell'amputazione.

I medici stanno applicando una serie di cure specialistiche, utilizzando farmaci specifici di ultima generazione per rendere più fluido il sangue dell'atleta e consentire una rapida guarigione. Di sicuro Zanda non potrà lasciare l'ospedale per i prossimi cinque-sei giorni, termine che probabilmente i medici si sono presi per analizzare dettagliatamente il caso. Poi potrebbe rimanere ancora qualche settimana in Canada per cure specialistiche. "Siamo in pensiero per lui - dice ancora il fratello - è un grande uomo, è il nostro eroe, vogliamo riabbracciarlo al più presto".

In Primo Piano
L’iniziativa

Il porcetto sardo in corsa per la denominazione Igp

Le nostre iniziative