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Crisi a Castelsardo Prato si fa da parte: non si può fare calcio

Crisi a Castelsardo Prato si fa da parte: non si può fare calcio

Il numero uno della società rossoblù annuncia le dimissioni: «C’è un bel progetto, ma senza strutture è tutto inutile»

14 febbraio 2018
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CASTELSARDO. «Il nostro era un progetto straordinario ma, purtroppo, sono costretto a prendere atto che a Castelsardo non si può fare calcio». A due mesi o poco più dalla conclusione del campionato di Promozione Andrea Prato anticipa una decisione che «stavo coltivando da tempo». Il presidente ha rimesso il suo mandato al consiglio direttivo della società castellanese anche se le dimissioni diventeranno esecutivo solo al fischio finale del campionato in modo da preparare la successione in modo indolore. «Dispiace che sia finita così – spiega Prato – ma non avevo alternative. Ho preso la squadra due anni fa convinto di poter portare avanti un progetto innovativo puntato sui giovani e sui ragazzi di questa zona. Il primo anno abbiamo avuto qualche difficoltà ma ci siamo salvati con largo anticipo. Quest’anno siamo a quattro punti dai playoff e abbiamo la squadra più giovane di tutti i campionati regionali. Giochiamo regolarmente con sei-sette fuoriquota (qualche volta anche di più) e abbiamo riportato il pubblico allo stadio. C’erano tutte le condizioni per continuare a crescere tranne una, ma fondamentale: le strutture sportive. Ci siamo battuti in tutti i modi per cercare di risolvere il problema ma siamo al punto di partenza, abbandonati dal Comune come se la squadra fosse un peso e non una risorsa per il paese».

Il presidente racconta di aver investito nello stadio di Castelsardo 56 mila euro per rimettere a posto il prato e mettere a norma la tribuna. «Avevamo degli accordi verbali con l’amministrazione comunale ma non abbiamo ricevuto un euro. Anzi abbiamo dovuto faticare anche per le cose più semplici. A questo punto, se il problema sono io, come sembra di capire, è meglio che mi faccia da parte e lasci che siano altri a portare avanti il progetto. Io resterò in carica fino al 20 di maggio per portare a termine il campionato e rispettare gli impegni che ho assunto con lo staff e i ragazzi. Poi vedremo. Di sicuro lascio una società in buona salute e una squadra che ha un parco giocatori preziosissimo. Da qui a alla fine della stagione ci sono tre mesi, mi auguro che qualcuno si faccia avanti e che la storia del pallone castellanese possa andare avanti senza scossoni». Il direttivo ha dovuto prendere atto della scelta del presidente e ha già deciso di convocare un’assemblea dei tifosi in tempi brevissimi. All’ordine del giorno un solo punto: il futuro del Castelsardo. Ci sarà qualcuno che avrà la voglia, il tempo e la passione, per prendere il posto di Andrea Prato? Vedremo. Intanto la squadra (quasi tutti ragazzini del posto) sta già pensando alla partita di domenica contro il Bonorva cercando di lasciare da parte le preoccupazioni per il futuro.

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