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Il sogno di Chloe, millennial con due bandiere

Il sogno di Chloe, millennial con due bandiere

PYEONGCHANG. Sospesa tra neve e cielo ha realizzato il sogno americano di due Paesi. Perché vincere l'oro olimpico a 17 anni nella terra dei padri, volteggiando su una tavola come nessuna mai, è...

14 febbraio 2018
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PYEONGCHANG. Sospesa tra neve e cielo ha realizzato il sogno americano di due Paesi. Perché vincere l'oro olimpico a 17 anni nella terra dei padri, volteggiando su una tavola come nessuna mai, è roba che lascia solchi profondi nel cuore e lacrime agli occhi. Chloe Kim era una delle star annunciate di questi Giochi del gelo di PyeongChang, dalla California a Seul andata e ritorno, un viaggio a ritroso rispetto a quello fatto dai suoi genitori più di trent'anni, e la ragazzina dello snowboard specialità halfpipe non ha deluso, incantando i cieli del Phoenix Snow Park. E lo sguardo di mamma e papà che l'hanno vista esibirsi in acrobazie che solo la campionessa generazione 2000, capelli biondi e occhi a mandorla, malata di snow e social, seguita come una star di Hollywood, riesce a fare. La dedica è proprio a loro, e alla sua famiglia coreana che vive qui (nonna compresa). «Realizzo un sogno – le parole della millennial, la più giovane ad aver vinto un titolo nello snowboard – sento ancora l'adrenalina addosso, devo realizzare quello che ho fatto».

Pose da diva, ma lacrime da bambina quando la californiana idolo anche qui ha festeggiato il suo primo oro olimpico. E sulle spalle la bandiera Usa. L'incontro con i genitori subito dopo essere atterrata e aver creato il vuoto tra lei e le altre ragazze della tavola. «Avete pianto?» ha chiesto. E suo padre Jong Kim, che sulle Mammouth Mountain si portava sua figlia a sciare: «Io no, ma tua mamma non ha mai smesso...». A quattro anni già sulla neve, a sei le prime gare, nel 2014 l'Olimpiade mancata a Sochi perché troppo giovane. Intanto le evoluzioni di Chloe sono andate avanti fino a quel back to back con rotazione di 1080 gradi che solo i grandissimi sanno fare. Per questo di Chloe dicono sia la versione al femminile di Shaun White, il mostro sacro della tavola a stelle e strisce. «Sapevo che non sarei stata soddisfatta se non l'avessi messo a segno, e quando sono atterrata ero così felice». Lo ha fatto lasciando dietro la prima cinese a vincere una medaglia nello snownboard, Jiayu Liu, e la connazionale Arielle Gold, bronzo. Una vittoria che porta dentro tanto, la storia della sua famiglia e la nuova vita americana. «Aver vinto qui ha un valore particolare, sentivo la pressione e per questo sono felice di essere riuscita nell'impresa. Avevo sempre sentito parlare delle Olimpiadi ma esserci dentro è pazzesco, condividere la mia storia con il resto del mondo è stato semplicemente fantastico». Attaccata allo smartphone e controllare tutte le migliaia di follower che la seguono sui social, la teenager americana si è sentita «sopraffatta» da tanto tifo e seguito per lei. Per papà Kim quello a cui ha assistito è la realizzazione di un sogno «un sogno americano».

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