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I cannibali dell’oro 

Shaun White si prende il terzo alloro olimpico

Shaun White si prende il terzo alloro olimpico

PYEONGCHANG. Non c'è il due senza il tre. Lo snowboardista statunitense Shaun White se lo era già detto quattro anni fa, ma poi a Sochi si è dovuto accontentare del quarto posto e niente tris d'oro...

15 febbraio 2018
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PYEONGCHANG. Non c'è il due senza il tre. Lo snowboardista statunitense Shaun White se lo era già detto quattro anni fa, ma poi a Sochi si è dovuto accontentare del quarto posto e niente tris d'oro dopo Torino e Vancouver. Ha dovuto pazientare un po’ ma alla fine la medaglia più preziosa è tornata sul suo collo. Nell'half pipe non ha avuto rivali nella prova al Phoenix snow park di Pyeongchang: il giapponese Ayumu Hirano, argento, e l'australiano Scotty James, bronzo, ci hanno provato ma il campione americano è riuscito a riprendersi lo scettro dello snowboard. Un titolo che ha anche un forte valore simbolico: è la medaglia d'oro numero 100 per gli Usa nella storia dei Giochi invernali (la quarta nello snowboard in questi Giochi olimpici in Corea). «Sono così felice dell'oro – ha spiegato – e per me significa il riscatto della delusione di Sochi. Ho ritrovato l'amore e la passione per questo sport e sono riuscito a fare una gara come questa. Mi sembrava di vivere un deja vu, come nel 2014, a Sochi. Ero lì in piedi, dovevo scendere in pista per vincere le Olimpiadi e non riuscivo a farlo. Quella volta sono stato sconfitto prima di partire, nella mia mente. È raro avere queste opportunità di riscatto nella vita, ne ho approfittato».

In questi giochi funestati dal maltempo non è l'unico “cannibale dell'oro” che ha colto l'occasione per arricchire la bacheca di casa. L'olandese Sven Kramer, per esempio, vincendo i 5.000 metri di pattinaggio di velocità si è portato a casa il terzo oro individuale (con la staffetta salgono a quattro). Meglio di lui è riuscita a fare la connazionale Ireen Wust, vero asso pigliatutto, che in Corea ha conquistato la quinta medaglia d'oro (quattro individuali e una a squadre) e la decima assoluta. Dall'estremo nord Europa arriva la svedese Charlotte Kalla, regina degli sci stretti, che all'Alpensia olympic centre ha dominato la gara a inseguimento: per lei è il terzo oro olimpico (più tre argenti). Dopo Sochi, la tedesca Natalie Geisenberger ha fatto il bis a Pyeongchang nello slittino individuale, impreziosendo il proprio palmares che adesso conta tre ori e un bronzo. Raddoppia il titolo anche il saltatore tedesco Andreas Wellinger, che dopo quello a squadre di quattro anni fa si è portato a casa anche quello individuale. Anche in casa italia c’è una collezionista seriale di medaglie: Arianna Fontana che ieri è tornata sull’oro nello short track. «Sul podio stavano cominciando a gonfiarsi gli occhi – ha confessato –, poi è arrivato l'inno e mi ha dato una carica immensa. E le lacrime sono tornate indietro».

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