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la crisi di spalletti, di francesco risale  

Inter nella bufera e verso ritiro punitivo. La Roma in ripresa

MILANO. Suning tace, all’Inter riflettono, i tifosi sono increduli e in rivolta: è questo il clima dell’ambiente nerazzurro dopo la sconfitta contro il Genoa per un autogol di Ranocchia e il colpo...

19 febbraio 2018
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MILANO. Suning tace, all’Inter riflettono, i tifosi sono increduli e in rivolta: è questo il clima dell’ambiente nerazzurro dopo la sconfitta contro il Genoa per un autogol di Ranocchia e il colpo di grazia, del 2-0, firmato da Goran Pandev uno degli eroi del Triplete. Una crisi lunga due mesi e mezzo e che potrebbe culminare - in caso di sconfitta contro il Benevento - in un ritiro punitivo. Un aspetto è chiaro, all’Inter sono tutti sotto esame, dai giocatori, all’allenatore, fino al direttore sportivo Piero Ausilio, contestato dai tifosi sui social network con l'hashtag #Ausilioout, e il coordinatore tecnico Walter Sabatini, il cui ruolo all’Inter è ancora poco evidente. L’Inter cede il terzo posto alla Roma e rischia di scivolare al quinto in caso di vittoria della Lazio contro il Verona. In estate Suning ha speso 90 milioni di euro sul mercato ma la rosa a disposizione di Spalletti non è all’altezza delle dirette concorrenti per la Champions. «Il vero smacco - aveva detto Spalletti alla vigilia della sfida col Crotone - è non essere riusciti a difendere i nostri tifosi dalle grandi aspettative che si trasformano in grandi delusioni». Dopo la sconfitta contro il Genoa, Spalletti è sembrato sconfortato. Ha parlato più volte della fragilità della squadra, incapace di reagire agli episodi sfavorevoli. Poi ha spiegato: «Non mi sento in discussione ma ciò non vuol dire che i dirigenti non prendano decisioni, non mi analizzano o mettano in discussione». Nelle prossime ore ci potrebbe essere un confronto con la squadra e la dirigenza.

Clima più sereno in casa Roma dopo la vittoria conquistata in trasferta sul difficile campo dell’Udinese. «La squadra sta crescendo, credo che questa sia la vittoria e la prestazione più convincente delle ultime». È soddisfatto Eusebio Di Francesco perché la squadra ha ripreso a marciare secondo le proprie potenzialità. «Mi è piaciuta - ha detto il tecnico -. Abbiamo sempre creato tante situazioni e un volume di gioco importante, ma prima non le chiudevamo. Abbiamo concesso poco agli avversari, stando nella loro metà campo, dando pressione, abbiamo finito in crescendo. Questo deve essere il nostro marchio di fabbrica. Ma dobbiamo migliorare ancora per ambire a passare il turno di Champions e arrivare terzi in campionato».

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