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Fabio Aru ha deciso: farà il Giro d’Italia

di Mario Carta
Fabio Aru ha deciso: farà il Giro d’Italia

La riserva sciolta ieri ad Abu Dhabi: «È una corsa speciale e per me sarà un grande onore correre con la maglia tricolore»

20 febbraio 2018
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SASSARI. Il 4 maggio Fabio Aru sarà al via del Giro d’Italia 21018, che scatterà da Gerusalemme. La decisione era nell’aria, mancava solo l’ufficialità che è arrivata ieri dalla Penisola arabica. Lo scalatore di Villacidro farà l’esordio nella stagione 2018 domani all’Abu Dhabi Tour con la nuova maglia della Uae Team Emirates, e ieri durante la visita al quartier generale di Emirates Group ha sciolto la riserva: «Parteciperò al Giro d'Italia».

«La scelta – ha spiegato il campione d’Italia anche attraverso un tweet –, è stata fatta con convinzione, valutando tutte le variabili: ho voluto ponderare bene questa importante decisione, confrontandomi costruttivamente con la squadra».

«Sono contento di tornare sulle strade del Giro che, per un atleta italiano, è una corsa che offre emozioni speciali – ha proseguito Aru –. In più, quest‘anno parteciperò con la maglia di Campione d‘Italia sulle spalle: motivo in più per onorare al massimo la Corsa Rosa».

Ieri Fabio Aru con i compagni di squadra Bystrom, Ferrari, Kristoff, Mori, Rui Costa e Ulissi ha visitato la sede dello sponsor principale del team, nei pressi dell’aeroporto di Dubai, incontrando la dirigenza della compagnia aerea, posando per una serie di suggestivi scatti fotografici e partecipando a una sessione di autografi. L’appuntamento si è concluso con un incontro con i principali media degli Emirati Arabi Uniti, occasione nella quale Fabio Aru ha ufficializzato la decisione di rimettersi in gioco al Giro, dove nelle sue precedenti partecipazioni ha sempre ben figurato, sempre con la maglia dell’Astana lasciata quest’anno. Esordio nel 2013 come gregario di Nibali, e un gran bel quinto posto in una bufera di neve sulle tre Cime di Lavaredo. Terzo posto finale nel 2014 (e un successo di tappa) quando era partito come uomo di fiducia di Scarponi (infortunato), e secondo posto nel 2015 da capitano, con la maglia rosa indossata per un giorno e due vittorie di tappa. Nel 2016 rotta sul Tour e nel 2017 la rinuncia forzata alla corsa italiana, per l’infortunio al ginocchio che lo aveva dirottato nuovamente sulla Francia (sesto al Tour). Ora il rientro, con l’ambizione di far bene con la nuova società, la voglia di rivincita dopo la rinuncia forzata alla corsa che prendeva il via dalla Sardegna, e la certezza di una squadra creata apposta intorno a lui.

Il percorso del Giro è accattivante e non sono poche le salite sulle quali Aru potrà esprimersi al massimo. C’è da scansare la trappola della crono di 38 km da Trento a Rovereto, completamente piatta, a cinque giorni dalla conclusione. Ma è su salite mitiche come Colle delle Finestre e Zoncolan che il Cavaliere dei Quattro Mori potrà misurarsi con gli altri favoriti. Da Chris Froome (se ci sarà) a Mikel Landa (nuovo capitano della Movistar) e Chaves (Mitchelton-Scott), Dumoulin (Sunweb), Pinot (FDJ), Miguel Angel Lopez (Astana), e Philippe Gilbert (Quick Step Floors).

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