Goddi: un match difficile ma sono pronto a battermi
Boxe: venerdì a Roma il peso medio sardo torna sul ring per il titolo Europeo Sfiderà l’imbattuto polacco Kamil Szeremeta: «Sto bene e sono fiducioso»
20 febbraio 2018
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NUORO. Titolo europeo dei pesi medi in palio per Alessandro Goddi. Il pugile nuorese sarà impegnato venerdì, al PalaTiziano di Roma contro l'imbattuto polacco Kamil Szeremeta per la conquista della corona continentale, tuttora vacante. Un impegno importante per il trentenne nuorese, professionista dal 2010.
«Sarà un match difficile - conferma Alessandro Goddi - di frontre ad un avversario ancora imbattuto nei 16 incontri fin qui disputati. Il polacco è un pugile tecnico, veloce che andrà affrontato con la massima concentrazione. Come tutti i match che mettono dei titoli in palio, anche questo sarà difficile e importante per la mia carriera».
Una carriera ricca di successi quella di Alessandro Goddi che può vantare un curriculum di assoluto rispetto: 33 incontri vinti, di cui ben 16 per ko contro appena due sconfitte ed un match pari. Goddi ha iniziato la sua avventura sportiva sulo ring ad appena 14 anni ed ha combattuto in diverse categorie ed oggi è il più giovane pugile sardo professionista.
Goddi. che vive a Nuoro, si allena alla Villacidro Boxe del Team Loi. Nel mese di settembre dello scorso anno il pugile nuorese ha conquistato a Montecarlo la corona continentale Wba dei pesi medi superando ai punti il francese Francilette.
Ma cosa c'è nel futuro di Alessandro Goddi? «Al momento - risponde senza esitazioni - ogni mia energia, fisica e mentale, è rivolta al match di venerdì prossimo. E' un appuntamento importante per la mia carriera. Al futuro penserò solo dopo questo match.Vorrei ringraziare i miei sponsor e soprattutto l'Azienda Fotodinamica di Luca Figarini e il Laboratorio Chimico Nuorese di mio suocero Lino Brundu e quindi - conclude Goddi - la mia famiglia che mi consente di svolgere la mia attività di pugile a tempo pieno».
Un sogno che potrebbe avverarsi tra qualche giorno nella capitale. in un match sicuramente complicato ma non impossibile. Goddi è caratteristiche che possono dare molto fastidio ad un avversario tecnicamente bene impostato e abile nel portare i colpi dritti, ma non troppo a suo agio nel corpo a corpo e e viene costantemente attaccato. «Ci proverò - sibilia Goddi -, convinto che quella cintura posso portarla a casa. Sarebbe una gioia indescrivibile per me e per quanti mi sostengono».
Pietro Rudellat
«Sarà un match difficile - conferma Alessandro Goddi - di frontre ad un avversario ancora imbattuto nei 16 incontri fin qui disputati. Il polacco è un pugile tecnico, veloce che andrà affrontato con la massima concentrazione. Come tutti i match che mettono dei titoli in palio, anche questo sarà difficile e importante per la mia carriera».
Una carriera ricca di successi quella di Alessandro Goddi che può vantare un curriculum di assoluto rispetto: 33 incontri vinti, di cui ben 16 per ko contro appena due sconfitte ed un match pari. Goddi ha iniziato la sua avventura sportiva sulo ring ad appena 14 anni ed ha combattuto in diverse categorie ed oggi è il più giovane pugile sardo professionista.
Goddi. che vive a Nuoro, si allena alla Villacidro Boxe del Team Loi. Nel mese di settembre dello scorso anno il pugile nuorese ha conquistato a Montecarlo la corona continentale Wba dei pesi medi superando ai punti il francese Francilette.
Ma cosa c'è nel futuro di Alessandro Goddi? «Al momento - risponde senza esitazioni - ogni mia energia, fisica e mentale, è rivolta al match di venerdì prossimo. E' un appuntamento importante per la mia carriera. Al futuro penserò solo dopo questo match.Vorrei ringraziare i miei sponsor e soprattutto l'Azienda Fotodinamica di Luca Figarini e il Laboratorio Chimico Nuorese di mio suocero Lino Brundu e quindi - conclude Goddi - la mia famiglia che mi consente di svolgere la mia attività di pugile a tempo pieno».
Un sogno che potrebbe avverarsi tra qualche giorno nella capitale. in un match sicuramente complicato ma non impossibile. Goddi è caratteristiche che possono dare molto fastidio ad un avversario tecnicamente bene impostato e abile nel portare i colpi dritti, ma non troppo a suo agio nel corpo a corpo e e viene costantemente attaccato. «Ci proverò - sibilia Goddi -, convinto che quella cintura posso portarla a casa. Sarebbe una gioia indescrivibile per me e per quanti mi sostengono».
Pietro Rudellat
