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Ceppitelli: «Non temiamo il Napoli»

di Mario Frongia
Ceppitelli: «Non temiamo il Napoli»

Il difensore parla del momento del Cagliari e della sfida di lunedì: «Non ci sono partite impossibili, proveremo a vincerla»

22 febbraio 2018
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CAGLIARI. «Insigne, Mertens e Callejon? Quella contro il Napoli non sarà una partita facile a prescindere dagli attaccanti. Ma non ci sono gare impossibili, non partiamo battuti». Idee chiare, motivazioni forti, il desiderio si rimettere la barca nella direzione giusta dopo lo scossone di Verona. Luca Ceppitelli, veterano tra i veterani con un contratto che lo lega al Cagliari fino al 2020, non ama le corsie privilegiate. Il difensore, un gol in stagione, classe '89, originario di Castiglione del lago (PG), veste il rossoblù dal 2014. Mestiere e applicazione, maglia numero 23, un passo e una visione onesta delle cose: «Il Napoli è forte, sta lottando per vincere lo scudetto. Ma il risultato non è già scritto. Anche contro la Juventus abbiamo fatto il nostro gioco. Partite come queste più di altre vengono decise dagli episodi».

Luca, qual è la risposta? «Dobbiamo, mettere in campo il miglior Cagliari possibile, proveremo a giocarcela e non partiamo sconfitti. L'affronteremo col piglio giusto, dando tutto noi stessi».

All'andata l'ha vista in tv per infortunio. Cosa ricorda?

«Sì ero fuori per un problema all'adduttore. Ma il Napoli è sempre la stessa musica: gioca a memoria da anni, rodato e abile nelle giocate».

E il Cagliari?

«Abbiamo trovato una maggiore quadratura. Stiamo lavorando tanto e si è visto. Lunedì cercheremo di fare la partita a viso aperto».

Ma col Chievo cosa è successo?

«Sono dei maestri nel non far giocare gli altri. Sono stati più cattivi nelle seconde palle e nelle palle sporche. Avremmo potuto fare meglio, ce lo siamo detti alla ripresa. Servirà da lezione, anche per essere più presenti e bravi a recuperare».

Cosa deve avere il Cagliari che vuole levarsi dalla lotta salvezza?

«Cattiveria. Non possiamo perderla mai. Chi lotta per stare in A deve combattere sempre».

Le proiezioni salvezza, per scaramanzia o meno, non si fanno. Ma se dovesse pensarci, qual è la sensazione?

«Ancora è presto per fare calcoli. Dobbiamo fare punti e raggiungere la soglia prima possibile e senza guardare la classifica. Penso che intorno ai 34, 35 punti si stia in A».

Ceppitelli, avete un debito di vittorie con la Sardegna Arena. Qual è il messaggio ai tifosi?

«Sappiamo quanto sia importante la partita con il Napoli, per noi e per loro. Siamo consapevoli di quanto conti, nell'immediato e in prospettiva, fare risultato».

Come si può sgambettare il Napoli?

«Giocando da squadra e dando il massimo. Hanno poche debolezze, dobbiamo sfoderare la partita perfetta e sfruttare i pochi errori che commettono».

Vinceranno lo scudetto?

«Sono contento che ci sia bagarre in alto, è una bella lotta Spero che duri fino alla fine».

Voltiamo pagina. Barella può fare il regista?

«Niccolò è cresciuto tanto, è giovane e ha grandi possibilità che dimostra in campo. Di fronte alla difesa non è facile giocare, serve esperienza, tempi e concetto di gioco. Ma lui può farlo».

Pensavate che Cigarini fosse così importante?

«Sì, poi Luca era in gran forma, l'assenza un po' pesa. Ma siamo in grado di sostituirlo. Lo stiamo aspettando».

Anche Joao che non pare al top, va aspettato.

«Non direi, ha faticato col Chievo ma non dimentichiamo quel che ha fatto prima della squalifica: 5 gol per un centrocampista sono tanti».

Qual è la pagella di Pavoletti?

«Splendida. Un ragazzo eccezionale, si mette totalmente al servizio della squadra, dovrebbe pensare a segnare ma si sacrifica. Per noi è un giocatore di riferimento che sopporta il carico delle responsabilità».

Ceppitelli, lunedì notte a chi chiederà la maglia?

«Mi farebbe piacere avere quella di Mertens».

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