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Torres e “dg” verso il divorzio

Torres e “dg” verso il divorzio

Un post su Facebook porta alla luce dissapori che sembrano insanabili

01 marzo 2018
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SASSARI. Un post che voleva essere ironico apre uno squarcio sui rapporti sempre più delicati tra il presidente e il direttore generale della Torres. E’ stato quest’ultimo ha dare il via alla polemica, postando sulla sua pagina Facebooke un commento sulla prestazione di Lykogiannis , difensore del Cagliari, nella gara persa contro il Napoli. Il post ha innescato un mare di polemiche e ha costretto Salvatore Sechi, patron del club sassarese, ha prendere le distanze dal suo direttore generale. Tutto concluso? Affatto, a conferma di una frizione che si sta acuendo con il passare delle settimane. Gianfranco Satta l’ha, di fatto, ufficializzata con una lunga dichiarazione che non lascia spazi all’interpretazione. Il direttore spiega il senso delle critiche a Lykogiannis e al suo procuratore Theo Karasavvids è rifà la storia del mercato rossoblù e dei rapporti tra la società, l’amministrazione comunale e i tifosi. «il Presidente prese l’impegno di portare un attaccante di livello superiore – scrive Satta – e invece sono arrivati Lo Coco e Fideli, che pur buoni giocatori si sono rivelati nella pratica attaccanti di livello non adeguato. Ricordo bene tutte le occasioni nelle quali sono stato messo sotto accusa dai tifosi, a volte con ragione, ma i calciatori che mi sono preso la responsabilità di portare alla Torres sono ancora tutti a Sassari».

E c’è di più. «Vi ricordate i tempi dell’ironia sul nome Tergu o Torres? Ebbene è stato il sottoscritto, grazie alle buone relazioni costruite nel tempo, a trovare un accordo grazie al sostegno del Comitato Regionale, e della Figc nazionale. Ricordo i contrasti creati ad arte con il Comune di Sassari, nonostante l’ampia disponibilità del sindaco Nicola Sanna e dell’assessore Alba Canu. Ricordo che oggi la Torres, grazie all’intervento risolutivo di quest’ultima, è assegnataria di strutture comunali, già dal mese di novembre del 2017, pur non avendo sede legale nella città di Sassari. Gli uffici della sede non sono utilizzati solo perchè la società non ha ancora sottoscritto la convenzione con il Comune allo scopo di lamentare l’assenza di aiuto da parte dell’amministrazione».

Accuse pesanti che toccano anche i rapporti tra i soci. «E’ stato adottato nei miei confronti – scrive Satta –, in particolare nell’ultimo periodo, un atteggiamento rancoroso con false insinuazioni, dette e non dette, di dubbi sul mio operato, che non posso accettare. E’ agevole quindi intendere lo stato d’animo col quale affronto questo momento, il profondo rammarico di un eventuale abbandono dell’impegno assunto prima della sua conclusione, e lo sdegno nei confronti di chi assume atteggiamenti esclusivamente mirati a distruggere un’immagine che ho costruito negli anni, fatta di buoni rapporti con società sportive, giocatori e relative famiglie».

«Ricordo – conclude il direttore rossoblù – che la società è una Associazione Sportiva con delle persone ben identificate, non è una ditta individuale né una società di capitali. Il mio compito non si è esaurito con l’arrivo dell’attaccante Spinola, ma continuerà fino alla eventuale ed auspicata promozione in serie D così che i soci potranno fare tutte le valutazioni del caso a consuntivo di questa stagione, nonché elaborare il progetto di rilancio per la prossima - da chiunque presentato - purché nell’interesse dei tifosi, della città è di tutto il territorio».

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