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Dinamo, cuore sassarese e anima sarda

di Mario Carta
Dinamo, cuore sassarese e anima sarda

Su 4000 abbonati 3000 vivono in città e 1000 arrivano da tutta l’isola. Spiccano i 400 di Cagliari e i 6 da oltre Tirreno

02 marzo 2018
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SASSARI. Dinamo, cuore sassarese e anima sarda. Il manuale d’anatomia della società biancoceleste è stato disegnato nel corso di tanti anni – ma soprattutto degli ultimi otto, vissuti consecutivamente in serie A –, e si è assestato attraverso dei marker ormai ad altissimo tasso di affidabilità: gli abbonati.

E’ dalla provenienza dei 4000 che anno dopo anno fanno la tessera – il primo sponsor della società –, che è stato possibile tracciare una mappa certa, anche se non dettagliatissima, del tessuto vascolare attraverso il quale si irradia il tifo della Sardegna. Una mappa che ha il cuore nella città di origine, dove risiede il 75% degli abbonati, ma che ha affluenti che portano linfa sempre nuova da ogni parte dell’isola, e anche dal Continente.

Gli abbonati ormai da tante stagioni sono 4000, e ogni anno il numero viene raggiunto con largo anticipo. I posti ufficialmente disponibili al PalaSerradimigni secondo l’omologazione Fip sono 5000, ne restano dunque 1000 a disposizione partita per partita, posti che vengono lasciati alla vendita libera, in larga parte on line.

Dei 4000 abbonati 3000 hanno dichiarato la residenza nel Comunque di Sassari. Lo sbarco degli altri 1000 è dei non sassaresi in ciabi, dunque, di chi arriva da oltre le mura. E di loro ben 400 partono da Cagliari. Come Bruno Perra, presidente della Federbasket sarda: «Da quindici anni non mi perdo una partita – racconta –, viaggio da Cagliari sia per il campionato che per la Coppa, se posso non da solo. La “131” quando gioca la Dinamo è una strada che unisce. Nei punti di ristoro di Tramatza e Abbasanta ci si incontra, si chiacchiera, si scoprono entusiasmo e passione. Si condividono emozioni e sensazioni con i gruppi che arrivano da Cagliari e da Bosa, da Nuoro... la Dinamo col tempo è diventata un fenomeno che unisce, teniamocela stretta».

Così l’anatomia della Dinamo fa da “navigatore” dell’isola, la “131” arteria principale e le altre strade vene che portano ulteriore ossigeno. Secondo i dati forniti da Tiziana Piga, dal 2013 responsabile ticketing e segreteria della Dinamo, al PalaSerradimigni sono rappresentati ben 91 comuni sardi dei 377 totali: vuol dire un abbonato in almeno il 25 per cento dei comuni dell’isola. C’è Aido Maggiore e c’è Bitti, ci sono Calangianus e Olbia, Sanluri e Villaverde, che con appena 391 abitanti è il comune meno popoloso dell’isola. Ma ha almeno un abbonato della Dinamo. Il sistema degli abbonamenti non obbliga i tifosi a indicare particolari dati, ma è stato possibile comunque scoprire che sei arrivano da oltre Tirreno: da Milano, Rozzano, Torino, Ravenna, Reggio Emilia e da Firenze, da dove una sassarese che ha lì un’attività commerciale da anni non si perde mai una partita.

Poi, ci sono le storie che racconta un tifo in crescita in tutta l’isola. Ormai da 7 anni la società tiene bloccato a 4000 il numero degli abbonati per consentire una rotazione costante di spettatori, ma il ricambio sulle seggiole è continuo. Ci sono i fidanzati che si sono separati e non vogliono più stare vicini, ma ci sono anche coppie che si sono conosciute e fidanzate proprio al PalaSerradimigni. E i giovani che vanno fuori per l’Erasmus.

Insomma, un avvicendamento c’è, ma dalla Dinamo segnalano come sia costantemente in crescita dal 20013/14 a oggi la richiesta di abbonamenti da Cagliari, ormai arrivati a quota 400. Tiene anche Nuoro, la località dalla quale si rileva il maggior numero di richieste di biglietti online, e cresce la comunità che va a vedere la Dinamo da Suni. Nei due anni a cavallo dello scudetto il numero di abbonati era arrivato al massimo, così la Dinamo aveva posto il limite di 4000 a tutt'oggi in vigore. C’erano anche quelli di Suni. All’inizio erano in due, ed erano fra quelli che facevano la fila davanti allo Store da 24 ore prima dell’apertura dello sportello per la campagna abbonamenti, poi anno dopo anno sono cresciuti e ora da quel paese arrivano in una decina. Puntualissimi. Come puntualissimi sono gli abbonati che ogni domenica caricano l’auto da Capoterra, il posto più lontano sulla mappa rispetto a Sassari: 224 chilometri. Per la Dinamo, questo e altro.

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