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Joao Pedro è sicuro: «Sono innocente, posso dimostrarlo»

di Enrico Gaviano
Joao Pedro è sicuro: «Sono innocente, posso dimostrarlo»

Sostanza proibita (ma non lo sapevo) in un integratore Giulini: «Noi gli crediamo, ma ora stop sull’argomento»

12 marzo 2018
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CAGLIARI. Primo: Joao Pedro si dichiara innocente sul caso doping che lo ha coinvolto, e spera che l’incubo finisca presto. Secondo: Giulini e la società hanno fiducia in lui ma ora non interverrà più sull’argomento, nè proporrà un ricorso, aspettando che tuto si chiarisca. Questo in un flash il contenuto della conferenza stampa che il Cagliari calcio ha convocato ieri negli spogliatoi della Sardegna Arena subito dopo la fine della partita. Un incontro con i giornalisti che è servito sopratutto al giocatore sudamericano a chiarire qualche aspetto della vicenda e capire quali saranno le sue mosse. «Essendo brasiliano – ha detto il giocatore rossoblù – ho scelto un medico del mio paese. Prendo degli integratori che lui mi consiglia. Dunque se all’interno di qualcuno di questi integratori c’era una sostanza proibita (il diuretico idroclorotiazide, rilevato dopo le sfide esterne con Sassuolo e Chievo, ndr) il tutto è stato fatto non volontariamente. Dobbiamo lavorare per trovare in quale integratore era contenuta la sostanza proibita e portare i risultati alla Procura federale».

Joao ha parlato con un tono basso della voce, molto sofferente per quanto accaduto. «Sono innocente, non ho mai fatto nulla di sbagliato – ha continuato – , non ho fatto nulla., E questo, ovviamente, dobbiamo farlo capire anche a chi deve giudicarmi. Per questo ci metteremo a disposizione della Procura sin da subito, per cercare di risolvere il più in fretta possibile questa brutta situazione».

Il pensiero di Joao si sposta a chi gli è vicino. «Sono veramente dispiaciuto. Arrivare a giocare al Cagliari in serie A non è stato facile. Ho fatto tanti sacrifici, e di certo non avrei mai potuto fare qualcosa di sbagliato apposta, rovinandomi la carriera. Mi dispiace per i miei famigliari, mia moglie, i miei fratelli, e mi dispiace moltissimo anche per il Cagliari e per i miei compagni. Siamo impegnati in una difficile stagione, e questo proprio non ci voleva. Però, ribadisco, non ho fatto nulla di sbagliato, spero che venga chiarito presto tutto, e che questo bruttissimo sogno finisca».

Al fianco di Joao Pedro c’era anche il presidente rossoblù Tommaso Giulini, che ha spiegato le ragioni della società. «Intanto sono qui – ha detto il massimo dirigente del Cagliari – per ribadire la massima fiducia che abbiamo nei confronti del giocatori. Siamo sicuri della sua innocenza, della sua buona fede. La società in ogni caso non farà ricorso, è una cosa che spetta al giocatore»

Questo per un semplice motivo. «Ribadisco – dice ancora Giulini – l’assoluta estraneità dello staff medico del Cagliari in questa situazione. Ci tengo a chiarirlo: i sanitari della società non erano al corrente di nulla di questo».

Giulini aggiunge che d’ora in avanti sull’argomento cala il sipario da parte del Cagliari Calcio. «Tutti, dirigenza, tecnici, staff e giocatori – ha sottolineato – dobbiamo concentrarci sui prossimi impegni. Abbiamo una settimana difficile, in cui prepariamo la sfida di domenica sul campo del Benevento. Dunque da questo momento la società esce fuori da questa storia, non rilasceremo più alcun commento».



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