La Nuova Sardegna

OLBIA. Vince l’Olbia, ma il derby a differenza di quello dell’andata, riserva emozioni sino al 5’ dei minuti di recupero. Grazie a un’Arzachena mai doma che ha perso per 2-1 ma sino alla fine ha cercato di pareggiare. La differenza l’ha fatta il primo tempo, che i bianchi di casa hanno chiuso con il doppio vantaggio al termine di una frazione praticamente perfetta. L’Arzachena nella ripresa ha cercato di rimediare ma si è fermata a metà dell’opera. Ai smeraldini resta il dubbio di un gol annullato a Vano l 36’ della ripresa che avrebbe completato la rimonta.

L’Olbia con questi tre punti vola chiudendo definitivamente il discorso salvezza e lasciandosi aperto lo spiraglio dei play-off. L’Arzachena dovrà lottare ancora ma anche ieri ha mostrato di avere forza e coraggio per poter conservare la categoria.

La cronaca sottolinea come l’Olbia nei primi 45’ abbia comandato il gioco, spinto da un centrocampo ben orchestrato da Muroni, Vallocchia e Feola, con Murgia a fare da ponte con le punte Ragatzu e Senesi. Proprio Senesi al 36’ ha portato in vantaggio i bianchi su azione di calcio d’angolo battuto da Ragatzu: un colpo di testa che non ha lasciato scampo a Ruzittu. Sei minuti ed ecco che, a parti invertite, arriva il raddoppio: Senesi in velocità si beve la difesa smeraldina e poi piazza un diagonale sul quale Ruzittu interviene deviando la sfera su cui però il più veloce è Ragatzu, pronto ribadire in rete e firmare così il suo 14° centro stagionale.

Partita in tasca per l’Olbia? Manco per sogno. Perché l’Arzachena nella ripresa reagisce alla grande e sospinta dal solito Curcio, anima del gioco e finalizzatore migliore della squadra, prova a rimettersi in partita. Al22’ Curcio accorcia su colpo di testa deviando un passaggio di Lisai. Poi è quasi monologo dell’Arzachena che segna ancora al 36’ con Vano, ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Poi nel rcupero Vano si fa espellere per fallo su Vallocchia.