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«Il cuore c’è sempre e stavolta ho visto anche tanta lucidità»

dall’inviato
«Il cuore c’è sempre e stavolta ho visto anche tanta lucidità»

Coach Pasquini: bravi a non soffrire per il ko di Planinic In questi tre giorni siciliani abbiamo recuperato energie

19 marzo 2018
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CAPO D’ORLANDO. «Siamo stati bravi ad adattarci alle situazioni e a colpire nel modo giusto i loro punti deboli». La Dinamo esce rinfrancata dal campo di Capo d’Orlando e coach Federico Pasquini può tirare un sospiro di sollievo.

«Abbiamo coperto nel migliore dei modi la mancanza di centimetri dovuta all’assenza di Planinic – spiega a fine gara il coach del Banco –, che ovviamente ci ha creato qualche problema a rimbalzo. Per evitare problemi serviva un lavoro di squadra ben coordinato e devo dire che la risposta è stata ottima. È difficile trovarsi con un solo centro ma i ragazzi sono stati molto bravi e svegli, hanno interpretato la gara nel modo giusto. Questi tre giorni trascorsi qui in Sicilia ci hanno permesso di recuperare le energie fisiche dopo una settimana molto intensta: è stata piuttosto pesante. Capo d’Orlando, con i nuovi acquisti e con l’assetto nuovo sarà una squadra pericolosa».

A proposito di “settimana pesante”, questo match per i sassaresi era carico di tensione e la migliore risposta è arrivata proprio a livello mentale, contro una squadra con l’acqua alla gola. «Siamo stati uniti e pronti da subito, mentre l’altro giorno in Francia non eravamo pronti. Dopo una gara molto dispendiosa come quella con Cremona ci siamo trovati all’improvviso senza Darko, quindi questi 3 giorni, ripeto, sono stati importanti per rattoppare tutto. Abbiamo giocato anche un bel basket, con intelligenza, lucidità, attaccato sempre i loro punti deboli. Abbiamo cambiato tante volte equilibrio, abbiamo ridisegnato un po’ di cose e trovato altri punti di riferimento. Mi interessava che la squadra fosse sveglia da quel punto di vista, perché dal punto di vista del cuore questo gruppo c’è sempre stato»

La scelta di puntare su Stipcevic e Spissu nei momenti caldi? «Abbiamo tanti piccoli – sottolinea Pasquini –, possiamo decidere l’assetto anche sulla base di quello che hanno gli avversari. Contro i continui cambi dei francesi Hatcher aveva la qualità per colpire. Stavolta ho preferito Marco e Rok, ma sono contento anche di Bamforth. Da ora in poi avremo una sola partita alla settimana, purtroppo, ma se non altro questo ci permetterà di lavorare con continuità tra una gara e l’altra: le rotazioni non saranno più decisive come prima». (a.si.)

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