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Olbia, la vendetta perfetta dei baby terribili di Mereu

Olbia, la vendetta perfetta dei baby terribili di Mereu

I due gol che hanno steso l’Arzachena sono figli delle scelte tattiche del mister Otto gli under in campo con Senesi sugli scudi: «Avevamo più voglia di vincere» 

19 marzo 2018
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OLBIA. La vendetta è un piatto che va servito freddo. Una massima che l’Olbia ha imparato a memoria, per poi tradurla in azione nella vittoria di sabato notte nel derby con l’Arzachena. Lo 0-3 dell’andata è una lezione che i ragazzi di Mereu hanno imparato bene, perché l’avvio veemente, il pressing alto, la voglia di vincere ogni contrasto, hanno determinato quel primo tempo che, alla fine dei conti, è risultato decisivo nel 2-1 finale.

I gol di Senesi e Ragatzu sono figli delle scelte di Bernardo Mereu, il vero stratega di questa gara, che ha restituito la pariglia a Mauro Giorico, mister dell’Arzachena ed ex dell’Olbia, che all’andata gli aveva “incartato” la partita con scelte imprevedibili. Questa volta la mossa tattica decisiva è risultata la scelta di far giocare le due punte, Ragatzu e Senesi, molto vicine, con l’ex Cynthia Genzano da centravanti anomalo e Ragatzu ad arretrare leggermente, per poi lanciarsi nello spazio. Allo stesso tempo la coppia di attaccanti è stata la prima ad effettuare il pressing feroce sui portatori di palla dell’Arzachena. «Ho pensato di far giocare Ragatzu e Senesi più vicini, perché dialogassero sullo stretto e aggredissero di più sulla palla – spiega Mereu -. Abbiamo fatto una grande partita, la migliore dopo l’infortunio di Ogunseye».

L’assenza del centravanti ha ridato chance a Yuri Senesi, che ha saputo aspettare il suo momento. Primo gol di testa in mischia su calcio d’angolo, poi l’azione da cui è nato il tap-in vincente di Ragatzu per il raddoppio dell’Olbia. Senesi si è meritato i complimenti del presidente Marino. «Se devo spendere una parola per qualcuno, oggi lo faccio in via del tutto eccezionale per Yuri Senesi, un giocatore che rappresenta in pieno lo spirito del gruppo – ha sottolineato–. È sempre rimasto sullo sfondo, ma al momento giusto ha saputo prendersi il giusto spazio. E i meritati applausi».

Proprio Senesi è un po’ il simbolo dello spirito battagliero e della crescita di una formazione che sabato nel derby ha schierato otto “under”, giocatori giovani e capaci di fare grandi cose. E proprio Senesi, il grande protagonista del derby contro i cugini dell’Arzachena, traccia il percorso caratteriale che ha determinato una vittoria che resterà negli annali. «Ci tenevamo tantissimo a fare bene per vendicare la partita dell'andata e per i nostri tifosi – sottolinea l’attaccante laziale -. Giocare davanti a un Nespoli così carico è una sensazione unica. Abbiamo dato tutto quello che avevamo, giocato una grande gara e meritato». Per Senesi nessuna chiave tattica determinante. «A fare la differenza è stata la voglia di fare punti – continua -. Io personalmente ho cercato di ripagare la fiducia che il mister e i compagni hanno sempre riposto in me».

Giandomenico Mele

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