La Nuova Sardegna

Sport

Riecco Rok: «Il Banco crescerà ancora»

di Andrea Sini
Riecco Rok: «Il Banco crescerà ancora»

Stipcevic al top dopo tanti mesi d’assenza: «A Capo d’Orlando abbiamo giocato con la testa. Ora ogni gara vale doppio»

20 marzo 2018
3 MINUTI DI LETTURA





INVIATO A CAPO D’ORLANDO. Il pallino del gioco in mano per 34 minuti, il cronometro dentro la testa e i tempi giusti anche quando il conteggio elettronico è andato in tilt. Dietro il blitz della Dinamo a Capo d’Orlando c’è lo zampino di un ritrovato Rok Stipcevic. Il play croato ha giocato una gara di altissimo livello, dando il meglio in coppia con Spissu: ottima regia, rarissime sbavature e una serie di canestri da lontano che hanno contribuito a rispedire al mittente i tentativi di riscossa dei “paladini” di coach Di Carlo. La trasferta siciliana, all’indomani dell’eliminazione dalla Europe Cup, era considerata insidiosa per varie ragioni: c’era da verificare la tenuta mentale lontano dal PalaSerradimigni, e c’era anche da tenere a bada la fame di punti dei padroni di casa.

«Abbiamo controllato bene la gara – dice Stipcevic –, dall’inizio alla fine abbiamo giocato in maniera intelligente seguendo le regole che ci siamo messi prima della partita. È forse la prima volte che succede in trasferta. Anche nei primi minuti, quando loro hanno fatto un piccolo break, sono rimasto sereno perché stavamo giocando nel modo giusto: si trattava solo di avere un po’ di pazienza e continuare in quel modo».

L’attacco è andato alla grande, la difesa meno: significa che c’è ancora da lavorare.
«Ci stiamo ormai avvicinando alla fine nella regular season: in questi ultimi due mesi ciò che farà la differenza saranno le piccole cose, che ti permettono di vincere. Non perdere una palla stupida, andare su una palla vagante, fare un “box out” anche quando sei stanco, spendere il fallo prima del bonus in maniera intelligente. Sono situazioni che ti permettono di guadagnare 8-10 punti in una partita e chi riesce a fare questo è di un livello superiore».

La corsa ai playoff sta entrando nel vivo. Il Banco c’è.
«Io sono molto fiducioso, possiamo puntare al quarto o quinto posto, ma è giusto andare avanti passo dopo passo. Ogni partita, tra quelle che mancano da qui alla fine, vale doppio. Domenica arriva da noi Varese che ha appena battuto Avellino, non vedo l’ora di affrontarli. Da ora in poi non ci sono più occasione per rimediare a errori fatti, ogni gara è decisiva e conta tantissima».

La coppia Stipcevic-Spissu in questo momento è quella che al momento sembra poter dare più garanzie. Con chi si trova meglio tra Spissu, Hatcher e Bamforth?
«Mi trovo bene con tutti. L’anno scorso non conoscevo Marco ed ero molto curioso di sapere come mi sarei trovato con lui: devo dire che abbiamo un ottimo feeling, come si è visto a Capo d’Orlando e contro Cremona. Ma non ho preferenze: l’importante è si metta il cuore, la grinta e la faccia giusta in campo. Quando tutto questo manca nascono i problemi».

La Dinamo quest’anno ha perso tante gare punto a punto. Poche “palle”?
«Non sono d’accordo. Ho visto tante partite da fuori, purtroppo, nei mesi in cui sono stato infortunato. Onestamente non abbiamo avuto molta fortuna, anche a livello di infortuni, perché abbiamo perso tanti giocatori. Al completo penso che non perderemo più partite punto a punto e dimostreremo anche di avere le palle. Abbiamo vinto con Cremona ribaltando la differenza canestri, in Sicilia abbiamo battuto bene una squadra che doveva assolutamente vincere.

Dopo tanti mesi fuori, quanta voglia aveva di una prestazione come questa?
«Tanta. Ora sto molto bene, era da tanto tempo che non mi sentivo così bene. Avere visto tante partite da fuori mi ha permesso di fare un passo avanti a livello di letture. Posso certamente migliorare, non sono mai contento di quello che faccio, la mia idea è che si possa e si debba sempre migliorare in tutto. Vale per me, ma credo valga per tutta la squadra».

Comune

Sassari, terremoto politico in giunta: fuori l’ex M5S Laura Useri

Le nostre iniziative