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Coppa America, Adelasia di Torres ufficializza la sua sfida

Coppa America, Adelasia di Torres ufficializza la sua sfida

Il club di Arzachena presenta le credenziali al Challenger of Record dell’America’s Cup. Sarà una scommessa tutta sarda

22 marzo 2018
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ARZACHENA. Le vele rivolte verso un sogno. Il vento della Sardegna spinge Adelasia di Torres all’inseguimento dell’America’s Cup. Lunedì a Milano la Fondazione “Adelasia di Torres” ha presentato mission e progetti al Challenger of Record, l’organo di coordinamento e supporto degli sfidanti per la trentaseiesima edizione della Coppa America, che si svolgerà ad Auckland nel 2021. Al centro dell’incontro proprio la sfida che vedrà Adelasia di Torres affiancata al Club nautico Arzachena, presieduto da Pietrino Demuro. «Abbiamo scelto uno yacht club popolare per simboleggiare un’impresa che nasce dal basso, che vuole coinvolgere con noi tutto il popolo della Sardegna – annuncia Renato Azara, imprenditore di San Pantaleo e presidente della Fondazione –. Lo scopo sarà quello di raccontare al mondo la Sardegna, la sua cultura, il suo meraviglioso paesaggio, la sua forte spinta verso l’innovazione».

Renato Azara ha annunciato la volontà di progettare e costruire in Sardegna la barca per la Coppa America, attingendo alle risorse locali e stringendo collaborazioni con i migliori centri di ricerca internazionali e con il distretto della nautica della Regione Toscana. All’incontro di Milano hanno partecipato anche il direttore della Fondazione, Salvo Manca; il direttore tecnico scientifico, Valerio Lombardi e Judith Mayr, responsabile organizzativa. Per il Challenger of Record erano presenti il Ceo, Laurent Esquier; il direttore degli affari legali e societari, Alessandra Pandarese e la responsabile della comunicazione, Jennifer Hall. «Si è ufficialmente aperta la fase istruttoria, un percorso di verifica che si conclude con il versamento delle quote al momento dell’iscrizione alla gara – spiega Salvo Manca, direttore generale della Fondazione “Adelasia di Torres” –. La nostra è una sfida che parte dalla costruzione della barca in Sardegna, terra di ingegno e talento, soprattutto nel settore dell’innovazione tecnologica applicata alla nautica. Poi racconteremo la storia e le tradizioni della nostra isola, con la sua cultura e le sue potenzialità. Infine, decisiva sarà l’attenzione per la tutela dell’ambiente marino e terrestre, una nostra missione per lo sviluppo di modelli ecosostenibili che ci inorgoglisce». Si sono poi affrontati preliminarmente i temi più strettamente tecnici, in attesa della pubblicazione delle “regole di stazza” e delle “specifiche tecniche” della nuova barca di Coppa America. Anche sulla conformazione degli equipaggi, dei percorsi di regata e delle tappe di avvicinamento alla Coppa, si è rimandato alle pubblicazioni ufficiali. E’ stato chiarito che saranno organizzati eventi di grande visibilità, con una tappa di regata che potrebbe essere nel Mediterraneo. «Stiamo lavorando su un team con una forte componente sarda, affiancato da velisti di caratura internazionale – sottolinea Renato Azara –. Sarà un progetto inclusivo, che proietterà la Sardegna nel mondo della Coppa America».

Giandomenico Mele

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