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Martedì di quaresima in Gallura

Martedì di quaresima in Gallura

L’Olbia si riscopre affetta dal “mal di trasferta” e l’Arzachena regala altri due punti in casa

22 marzo 2018
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OLBIA. La trappola era ben segnalata, ma a volte schivare qualche mina può essere complicato. La deflagrazione è stata rumorosa, ma la sconfitta per 3-0 sul campo della Giana Erminio non complica il raggiungimento della salvezza matematica e non toglie troppe opportunità sulla strada, comunque difficile, dei playoff. L’Olbia torna da Gorgonzola con una sconfitta pesante ma ha la fortuna, dopo un’imbarcata di tal fatta, di dover rigiocare a stretto giro di posta. Tra due giorni, sabato alle 14,30 al “Nespoli”, arriva un’Alessandria in gran forma, reduce da una cinquina casalinga con cui ha seppellito di gol la malcapitata Carrarese. Le attenuanti generiche per l’Olbia non mancano. Contro la Giana mancava mezza squadra tra infortuni e turnover necessario dopo le fatiche del derby vinto contro l’Arzachena. Fuori i lungodegenti Ogunseye e Piredda, oltre a Leverbe e Biancu in nazionale. Mezzo turno di riposo per Muroni e Ragatzu, entrati solo in apertura di ripresa, con Geroni dal primo minuto al rientro da un lungo infortunio.

Poi le scorie fisiche e mentali della partita con l’Arzachena, che hanno lasciato il segno forse più della forza di un avversario comunque ostico. «A mancare è stata quella carica nervosa che consente di rimanere attenti e concentrati in tutte le circostanze – ha spiegato Bernardo Mereu, allenatore dei bianchi –. Forse abbiamo pagato le tante energie bruciate nel derby con l'Arzachena. Anche per questo avevamo deciso di fare un po' di turnover, alcuni giocatori avevano necessità di rifiatare».

Resta comunque impressa l’immagine di un’Olbia estremamente fragile in trasferta. Dopo le otto sconfitte consecutive, era arrivata la vittoria di Pistoia a riportare il sorriso lontani dalle mura amiche. Poi nelle ultime tre trasferte, due sconfitte (Siena e Giana) e un pareggio (Cuneo). Un punto in tre gare che fa tornare d’attualità i vecchi fantasmi. «Nelle sconfitte bisogna sempre saper leggere le cose negative, ma anche quelle positive che, ne sono certo, ci consentiranno di fare altre prestazioni importanti da qui alla fine del campionato – sottolinea Matteo Cotali, terzino sinistro dell’Olbia –. Riprenderemo a lavorare per ritrovare la tensione e concentrazione che servono per lo sprint di questo ultimo segmento di campionato, che vogliamo chiudere al meglio delle nostre possibilità».

Se l’Olbia piange l’Arzachena non ride. Gli smeraldini erano ormai certi della vittoria nello scontro diretto contro il Cuneo quando un errore difensivo (conseguente però all’ennesima svista arbitrale ai danni della squadra di Giorico) ha permesso ai piemonteri di trovare il gol del pareggio. Una beffa che costringe l’Arzachena a tenere alta la guardia per evitare brutte sorprese nella volata finale del campionato. Giorico l’altro ieri ha evitato di rilasciare dichiarazioni ed è sembrato molto contrariato per la direzione di gara e per l’errore dei suoi ragazzi. Ieri la squadra è tornata in campo anche se sabato osserverà un turno di riposo.

Nel girone A della serie C c’è da segnalare il debutto vincente di Luciano Foschi (ex allenatore di Olbia e Torres) sulla panchina del Livorno. (gd.m.)

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