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Due fischi contestati condannano l’Olbia

Due fischi contestati condannano l’Olbia

Proteste dei bianchi per un rigore non dato e per un fallo di mano nel primo gol dell’Alessandria. Inutile la rete di Cotali

25 marzo 2018
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OLBIA1

ALESSANDRIA3

OLBIA: Aresti, Pinna, Dametto, Iotti, Cotali, Feola, Muroni ( dal 42’ st Biancu), Vallocchia ( dal 21’ st Geroni), Murgia ( dal 30’ st Choe), Ragatzu, Senesi (dal 42’ st Silenzi). A disposizione: Van Der Want, Manca, Pisano, Oliveira, Delvecchio. Allenatore: Mereu.

ALESSANDRIA: Vannucchi, Sciacca ( dal 15’ st Celjak), Piccolo, Giosa, Barlocco, Gatto ( dal 36’ st Nicco), Ranieri ( dal 1’ st Bellazzini), Fischnaller ( dal 8’ st Sestu), Marconi (dal 36’ st Chinellato), Gonzalez. A disposizione: Pop, Lovric, Gjura, Usel, Ragni, Kari. Allenatore: Marcolini.

ARBITRO: Fontani di Siena.

RETI: Marconi al 41’ pt e 30’ st, Cotali (O) al 8’ st, Gonzalez al 18’ st.

NOTE: ammoniti Ragatzu, Dametto e Geroni (O). Recupero: 4 minuti nel secondo tempo.

OLBIA

Un po’ pallamano, un po’ lotta libera. Non siamo alle Olimpiadi, ma sul prato verde del “Nespoli” di Olbia. Si gioca a calcio, ma l’arbitro Fontani di Siena non vede il gol del vantaggio dell’Alessandria, realizzato da Marconi con un colpo di mano sotto porta. Passano pochi minuti e Vannucchi con un’uscita a valanga affossa Feola in area. Rigore solare, ma niente fischio. Spiace aprire la cronaca con gli errori arbitrali, ma l’Olbia recrimina a ragione per la sconfitta interna, col risultato di 1-3, contro i piemontesi. Due episodi che hanno indirizzato la gara, nonostante Cotali per i bianchi fosse riuscito a riportare il risultato in parità in apertura di ripresa. «Sono molto amareggiato, l’arbitro è stato mediocre, si deve fischiare anche senza guardare al blasone e al nome degli avversari» le parole di un Mereu più dispiaciuto che avvelenato.

Peccato, perché l’Olbia era stata capace di tenere il campo con equilibrio davanti a una vera “corazzata” del campionato di serie C. L’Olbia conferma in partenza la formazione che aveva vinto nel derby contro l’Arzachena, col solo Dametto al posto di Leverbe in difesa. Squadra corta, attenta, pronta a ripartire. Mereu l’aveva preparata bene e il vero peccato capitale è stato non concretizzare nel primo tempo tre percussioni sulla sinistra (due di Cotali e una di Senesi) che non trovano un centrocampista a rimorchio per mettere la palla in rete. Poi gli episodi. Al 42’ Marconi tocca in rete con la mano e l’arbitro convalida. Due minuti dopo Feola viene steso dentro l’area da un’uscita a valanga del portiere dell’Alessandria, che non vede neanche l’ombra della palla. Nessun fischio. Nonostante l’evidente ingiustizia l’Olbia riesce a pareggiare al 8’ del secondo tempo con un perentorio colpo di testa di Cotali su angolo di Ragatzu. I galluresi sembrano avere il pallino in mano, ma l’Alessandria segna al 18’ con quel marpione d’area di Gonzalez, lesto a deviare un traversone dalla sinistra di Barlocco. L’Olbia perde misure e distanze e regala il terzo gol ai piemontesi, con Marconi, stavolta senza mano ma con la testa, che insacca un cross di Celjak.

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