La Nuova Sardegna

Sport

Giocatore colpisce l’arbitro sospesa Ula Tirso-Pattada

di Enrico Carta

Centrato con un pugno al volto da un calciatore di casa finisce al pronto soccorso La squadra locale ricostituita dopo 16 anni grazie all’innesto di alcuni migranti

26 marzo 2018
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ULA TIRSO. Calma piatta sino al 39° minuto del primo tempo. Poi, sul campo dell’Ula Tirso dove il Pattada stava dominando la partita, succede quel che nessuno si aspetta. Uno dei giocatori della squadra di casa, formazione rinata grazie all’innesto di una serie di migranti ospiti delle strutture di accoglienza della zona, colpisce l’arbitro. Lo centra con un pugno al volto nella zona tra lo zigomo e il naso che comincia a sanguinare copiosamente. A quel punto Daniele Figus, fischietto di Sini, non ha alternative. Sospende la partita e sale su un’ambulanza che lo porterà al pronto soccorso dell’ospedale San Martino di Oristano dove arriva in codice verde e dove viene supportato anche da Roberto Mulas, presidente della sezione oristanese degli arbitri.

In serata, al termine degli esami diagnostici, si capirà che è stata soltanto una brutta botta e che per fortuna non ci sono state fratture o addirittura lesioni peggiori al volto. Chiuso quindi il capitolo dell’aggressione se ne aprirà immediatamente uno nuovo che, a sua volta, di sportivo avrà ben poco. La sanzione disciplinare nei confronti del calciatore che ha colpito l’arbitro è pressoché scontata, ma bisognerà capire di che entità sarà. Come da regolamento nessuno dei direttori di gara né altri componenti dell’Associazione italiana arbitri possono rilasciare dichiarazioni precedentemente all’emissione e alla valutazione del referto di gara. Appare scontato che la vittoria andrà a tavolino al Pattada che conduceva 4-0 e che per il calciatore ci saranno parecchie giornate di stop. Nemmeno è da escludere che ci possano essere provvedimenti in ambito extra calcistico con una denuncia.

La squadra dell’Ula Tirso era stata indicata come esempio virtuoso d’integrazione visto che è quasi per intero composta da migranti. Il loro arrivo aveva permesso la ricostituzione di una formazione calcistica dopo un digiuno durato sedici anni.

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