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La Dinamo è ancora un'incompiuta

Andrea Sini
La Dinamo è ancora un'incompiuta

Dopo 40 gare ufficiali giocate (20 vittorie, 20 sconfitte) i sassaresi restano discontinui e privi di un'identità chiara

27 marzo 2018
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SASSARI. L'unica certezza è l'incertezza, l'unica costante dopo 6 mesi e 40 partite ufficiali disputate è che dalla Dinamo ci si può aspettare sempre tutto e il contrario di tutto. Una linea che va a zigzag, una retta spezzata in più punti con un solo tratto perfettamente allineato che risale però all'autunno scorso: è questo il grafico che fotografa il percorso dei sassaresi di Federico Pasquini durante la stagione. Quaranta gare giocate, tra campionato e coppe varie, con 20 vittorie e altrettante sconfitte e un solo obiettivo rimasto: i playoff.

Un passo avanti, due indietro. Domenica pomeriggio il Banco ha fallito l'ennesima prova di maturità, chiudendo con appena due vittorie una striscia che sembrava promettente. Il ko contro l'Openjobmetis Varese, probabilmente la squadra sicuramente più in forma del campionato, che negli ultimi mesi ha collezionati scalpi di alto livello (Milano, Venezia, Avellino, Brescia e Cantù), in termini assoluti ci può anche stare. Ma il fatto che si sia trattato di un test probante nulla toglie alla sostanza, ovvero il fatto che la Dinamo di quest'anno non conosce parole chiave come equilibrio e continuità di rendimento. Le quattro vittorie di fila ottenute in campionato tra novembre e dicembre (7 se si considerano anche le gare di Champions League), restano l'unica vera striscia positiva costruita da Bamforth e compagni, che per il resto sono andati sempre avanti a singhiozzo. Per quanto riguarda il momento attuale, tra l'altro, non vale neppure l'alibi delle assenze, dato che il roster sta lavorando al completo da diverse settimane. Tutto questo naturalmente non fa che minare le piccole certezze costruite con fatica e toglie fiducia a un gruppo che ha più volte trovato la scossa per ripartire, ma sempre a corrente alternata.

Panchina calda. In tutto questo, coach Pasquini si trova a dover spiegare le ragioni di questa ennesima battuta d'arresto. Al termine della sfida contro la squadra di Caja, il tecnico ferrarese ha individuato il problema nei 4-5 minuti di pessima difesa a cavallo tra i primi due periodi. In realtà l'intero primo tempo dei sassaresi è stato abbastanza disastroso, soprattutto in difesa: 27 punti incassati nel primo quarto, già 40 dopo 13'40" di gioco. E anche dopo la grande reazione biancoblù (da 37-52 a 52-52), Varese ha vinto la partita sia giocando un ottimo basket e colpendo in maniera chirurgica, ma soprattutto disinnescando completamente il gioco interno del Banco (Jones e Planinic hanno toccato pochissimi palloni), che ha speculato sul tiro da fuori ma alla fine ha alzato bandiera bianca.

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