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Alla Dinamo servono ancora 4 vittorie

di Andrea Sini
Alla Dinamo servono ancora 4 vittorie

La quota playoff è destinata ad alzarsi rispetto agli ultimi anni: 3 successi nelle ultime 7 gare potrebbero non bastare

28 marzo 2018
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SASSARI. Tre vittorie per sperare, almeno quattro per staccare il biglietto per la seconda fase. Dopo 23 giornate di campionato, la serie A di basket deve ancora dare indicazioni chiare sul almeno quattro degli otto posti da assegnare nella griglia playoff.

Con 24 punti in classifica e 7 partite ancora da giocare, la Dinamo Banco di Sardegna non può minimamente sentirsi al sicuro: l’ottava qualificazione consecutiva al tabellone che porta allo scudetto, per i biancoblù è tutta da conquistare, con un calendario non impossibile ma certamente complicato. La squadra di Pasquini deve affrontare 4 trasferte (sabato a Brindisi, poi a Pistoia, Avellino e Trento) e 3 sfide interne (con Brescia, Venezia e Pesaro). L’elemento da tenere assolutamente presente è legato alla quota minima per accedere alla seconda fase, che sembra destinato a sollevarsi sensibilmente rispetto al passato recente.

La situazione. Escludendo le prime due della classifica (Milano a 36 e Venezia a 34), già virtualmente qualificate, e la coppia Brescia-Avellino (30 punti), ormai a un passo dal traguardo, l’attenzione si sposta al gruppone che va dal quinto posto, con la Virtus Bologna a 26 punti, al dodicesimo, a quota 20, occupato da Varese e Reggio Emilia, con quest’ultima che deve però recuperare due partite. In mezzo ci sono Cantù, Dinamo Sassari, Trento e Torino, con 24 punti, e la Vanoli Cremona, che di punti ne ha attualmente 22 ma deve recuperare una partita. A oggi, dopo 23 gare, 24 punti non sarebbero sufficienti a staccare il pass per i playoff e almeno una di queste squadre resterebbe a casa: gli “incastri” negli scontri diretti boccerebbero infatti la Fiat Torino.

I precedenti. Rispetto allo scorso campionato la situazione è sicuramente più intricata: un anno fa, dopo 23 partite la classifica diceva Milano 40, Venezia e Avellino 30, Capo d’Orlando 28, Trento 26, Dinamo Sassari e Reggio Emilia 24 e la coppia Brindisi-Torino appaiata a quota 22 a occupare l’ottavo e nono posto. A seguire, Brescia, Pistoia e Cantù a quota 20. Alla fine della regular season la quota playoff venne fissata a 30 punti. Nelle ultime 7 gare il Banco di Sardegna piazzò una striscia di 5 vittorie consecutive, per poi cadere con Venezia e a Caserta, perdendo il fattore campo nei confronti di Trento, quarta, ma conquistando comunque un buon quinto posto. Nella stagione 2015-’16, dopo 23 giornate il gruppone a cavallo dell’ottavo posto aveva 22 punti, con la Dinamo momentaneamente fuori per la differenza canestri. I sassaresi alla fine passarono con 32 punti che valsero il settimo posto del tabellone e il remake della sfida scudetto di un anno prima contro la Grissin Bon Reggio Emilia. L’ottava classificata, Trento, si qualificò ai playoff anche in questo caso con 30 punti.

La quota playoff si alza. Sembra dunque evidente il fatto che la quota minima per accedere alla seconda fase della stagione sarà con tutta probabilità superiore rispetto ai 30 punti delle ultime due stagioni. Ciò significa che Bamforth e compagni, per coprirsi le spalle, dovranno conquistare almeno altre quattro vittorie. Un ruolo determinante avranno gli scontri diretti: tra le squadre ancora in bilico (tenendo fuori Pistoia, che è in risalita ma è comunque molto lontana), la Dinamo ha giocato con tutte tranne che con Trento, battuta di 11 all’andata. Per quanto riguarda le altre, l’unico confronto “perdente” è quello con Bologna (1-1 ma -9 nella differenza canestri), mentre con il Banco è in vantaggio su Cantù (1-1 e +8), Torino (1-1 e +7), Cremona (1-1 e +1), Reggio Emilia (1-1 e +8) e Varese (1-1 e +17).

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