Video
Anche 35 sardi ai “Giochi” della neve
Pioggia di medaglie sulle piste di Bardonecchia per gli Special Olympics isolani
28 marzo 2018
1 MINUTI DI LETTURA
CAGLIARI. Grande successo per gli atleti sardi ai giochi invernali italiani della Special Olympics, disputati a Bardonecchia. L'edizione numero 29 dei giochi Invernali, ha visto 474 atleti gareggiare nello sci alpino, sci nordico, snowboard e corsa con le racchette da neve. Dalla Sardegna, hanno partecipato 35 atleti e partner dei team Millesport, Ogliastra Informa e Stella Speciale, che hanno dato il meglio di sè in Val Susa, dopo essersi preparati a dovere allenandosi anche in spiaggia. Tra le migliori prestazioni con le racchette da neve ai piedi quelle di Alessandro Repetto, oro nei 100 metri, e Matteo Atzori nei 200 metri e nella durissima prova, resa difficile dalla neve fresca, dei 400 metri.
Di rilievo anche l'argento delle staffette Unified maschili e femminili della Millesport, mentre l'atleta più giovane è stato Francesco Ferreli, da Loceri, per il team Ogliastra Informa. Per lo sci alpino, Renato ha conquistato un bronzo e due piazzamenti, nello slalom, gigante e discesa libera, scendendo nelle piste olimpiche del 2006. «In totale, la spedizione sarda ha conquistato 17 ori, 13 argenti, 13 bronzi e 22 piazzamenti – hanno detto dal Team Sardegna della Special Olympics – sperando di far puntare anche nella nostra isola i riflettori sulle capacità di ciascuna persona e non sulla disabilità intellettiva».
Simone Repetto
Di rilievo anche l'argento delle staffette Unified maschili e femminili della Millesport, mentre l'atleta più giovane è stato Francesco Ferreli, da Loceri, per il team Ogliastra Informa. Per lo sci alpino, Renato ha conquistato un bronzo e due piazzamenti, nello slalom, gigante e discesa libera, scendendo nelle piste olimpiche del 2006. «In totale, la spedizione sarda ha conquistato 17 ori, 13 argenti, 13 bronzi e 22 piazzamenti – hanno detto dal Team Sardegna della Special Olympics – sperando di far puntare anche nella nostra isola i riflettori sulle capacità di ciascuna persona e non sulla disabilità intellettiva».
Simone Repetto