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Dinamo a Brindisi, occhio alle sorprese

di Andrea Sini
Achille Polonara
Achille Polonara

Nell’anticipo di Pasqua i sassaresi fanno visita all’Happy Casa di coach Vitucci. Per inseguire i playoff serve una vittoria

31 marzo 2018
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SASSARI. Il cielo nuvoloso del Salento come sfondo, il caldissimo parquet del PalaPentassuglia come terreno sul quale provare a riprendere la marcia verso i playoff. Per una squadra imprevedibile e incostante come la Dinamo, l’impegno del sabato di Pasqua non può che essere impossibile da decifrare: stasera alle 20,30 i sassaresi di Federico Pasquini fanno visita alla Happy Casa Brindisi e solo dopo la sirena finale sarà possibile sapere che sorpresa c’è nell’uovo biancoblù.

La stagione regolare della serie A è ormai nella sua fase discendente e, con 7 gare ancora da giocare, il Banco di Sardegna va alla ricerca di punti pesanti per continuare a marciare verso la seconda fase: il ko di domenica scorsa in casa contro Varese ha interrotto la mini-serie positiva costruita tra le sfidfe con Cremona e Capo d’Orlando e ora è fondamentale riprendere quota. I due punti servono come il pane, dunque, sia perché sono in arrivo cinque sfide durissime (Brescia, Pistoia, Venezia, Avellino e Trento), sia perché la classifica è davvero corta e nello spazio di 6 punti sono concentrate ben 8 squadre, tutte teoricamente in piena corsa per gli ultimi quattro posti della griglia.

Il match di questa sera nasconde non poche insidie. La squadra salentina, terz’ultima in classifica con 14 punti e non ancora salva, dal momento dell’arrivo in panchina di Frank Vitucci ha lentamente ma costantemente acquisito solidità: dopo la striscia di inizio 2018 (4 vittorie in 5 gare), Brindisi ha rallentato solo perché il calendario l’ha messa di fronte in rapida successione a Venezia, Milano, Brescia, Avellino e Bologna. Da tutti questi confroni l’Happy Casa è uscita a testa alta, elemento che in casa sassarese deve fare suonare più di un campanello d’allarme.

La squadra di coach Pasquini resta al vertice di tutte le graduatorie statistiche legate al rendimento offensivo: seconda assoluta per punti segnati (85,9 a partita, superata solo da Cantù con 87,7), prima negli assist (18,5 di media), seconda nelle percentuali al tiro da 2 (55,7%), da 3 (38,6%) e prima dalla lunetta (78,9%). Ma la partita di oggi, come sottolineato in settimana da Pasquini, si può vincere soprattutto mettendo in campo una difesa di buon livello, sia a livello di squadra che di singoli. E per l’occasione, per evitare che l’uovo pasquale salentino riservi brutte sorprese, sarà necessaria anche una risposta importante su entrambi i lati del campo da elementi come Hatcher e Bamforth, che hanno toppato le ultime uscite. Oltre che da Pierre, che se la vedrà con un osso duro come Dontha Smith.

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