La Nuova Sardegna

Sport

Tutto Dinamo

«Tutti al lavoro, ora conta soltanto arrivare ai playoff»

«Tutti al lavoro, ora conta soltanto arrivare ai playoff»

La presentazione del tecnico macedone in Club House «Voglio creare competizione e fissare alcune regole»

05 aprile 2018
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. «Guardiamo al futuro, l’oggi domani sarà ieri, cerchiamo di dare il meglio oggi per cercare di dare ogni giorno di più, così che possa essere meglio anche il passato». Zare Markoski si traveste da filosofo per presentarsi in questa sua seconda avventura a Sassari. «La Dinamo rappresenta una bella pagina della mia carriera, della mia storia – ha esordito il tecnico Macedone –, riconosco il reciproco affetto che si è creato dall’inizio, da quando sono venuto qui giovanissimo con la mia famiglia. Abbiamo creato una amicizia e un affetto di oltre 25 anni, è veramente un piacere rivivere tanti ricordi».

La Dinamo ha urgenza di cambiare passo: «Quando esce un allenatore è un momento difficile e triste, condivido tutto ciò che ha detto il presidente riguardo all’impronta positiva lasciata da Pasquini, sotto tanti aspetti. Io adesso penso soltanto al domani, da questo momento il domani dura 5 settimane, bisogna ottenere il meglio di ciò che la squadra può dare e riportare la Dinamo in zona playoff. Non vedo l’ora di cominciare ad allenare e iniziare a dare il mio contributo a questa società nella quale sono nato e che fa parte della mia vita».

«Mi attende un lavoro certamente impegnativo – aggiunge Markovski –. Quanto conosco la squadra? Sono quotidianamente presente sugli eventi e sul mercato, conosco i giocatori. C’è tanto talento, sbilanciato molto sull’attacco, bisogna vedere cosa si può migliorare nella difesa. Non fanno grande fatica a segnare, ma a Brindisi sono stati segnati solo 2 punti in contropiede, significa che per ogni canestro si fa tanta fatica e si lavora tanto. Bisogna alleggerire un attimo questo peso e fare in modo che la squadra trovi il canestro in maniera più semplice. Proverò a creare competizione interna tra i giocatori, dove siano chiare le condizioni per stare in campo. A Brindisi nel solo primo quarto ho visto 4 o 5 tagli backdoor degli avversari che portano direttamente al canestro, ho visto una responsabilità individuale importante che danneggia la squadra. Ora pensiamo a lavorare e a raccogliere più vittorie possibile: arrivare ai playoff è l’unica cosa che conta». (a.si.)

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative