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Cagliari a testa bassa contro l’Udinese

di Roberto Muretto
Cagliari a testa bassa contro l’Udinese

I rossoblù non hanno alternative: vincere per fare un passo decisivo verso la salvezza. Dopo due mesi torna Cigarini

14 aprile 2018
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CAGLIARI. La “clausura” dei giocatori del Cagliari sta per finire. Oggi, intorno alle 13, dopo cinque giorni, i rossoblù lasceranno il ritiro di Assemini diretti alla “Sardegna Arena” dove si gioca la partita della... vita. Un’esagerazione? Proprio no. Contro l’Udinese c’è un solo risultato per evitare che la situazione precipiti: mettere in cassaforte tre punti e dare ossigeno a una classifica che dopo tre sconfitte di fila è diventata, a dir poco, precaria. Chissà quale sarà l’accoglienza che la tifoseria riserverà alla squadra dopo le contestazioni di domenica sera all’aeroporto di Elmas al rientro dalla trasferta di Verona. Non saranno baci e abbracci ma c’è da giurare che durante la gara il sostegno non mancherà. In una fase così delicata del campionato, la formazione di Lopez ha bisogno di non sentire troppo la pressione, sarebbe un “nemico” in più sulla strada verso la salvezza.

Il ritorno. Dopo due mesi Luca Cigarini si riprende le chiavi del centrocampo. La sua assenza è pesata moltissimo e a dirlo sono i numeri: in sette gare il Cagliari ha subito cinque sconfitte, una vittoria e un pareggio. Solo quattro i punti raccolti che hanno riportato sotto le formazioni in lotta per la sopravvivenza. I rossoblù dovrebbero ritrovare quelle geometrie mancate tantissimo ma soprattutto Lopez potrà riportare Barella nel ruolo che preferisce: la mezzala. Un doppio vantaggio in un colpo solo che ora va tramutato in una vittoria, unico antidoto che cura qualsiasi “male”.

Le scelte. In attacco non si cambia. Confermata la coppia Sau-Pavoletti. Han partirà dalla panchina, per il nordcoreano ci sarà sicuramente spazio a gara in corso. I dubbi per il tecnico uruguaiano sono diversi. In difesa torna Ceppitelli e Castan dovrebbe essere confermato a sinistra. In tre corrono per la terza maglia: Romagna, Andreolli e Pisacane. Non c’è un favorito. A centrocampo non è da escludere la soluzione con Barella e Ionita al fianco di Cigarini e Padoin esterno sinistro alto. Oppure, fuori il moldavo, Padoin mezzala e uno tra Lykogiannis e Miangue sulla corsia mancina. Scelte che dipenderanno dal tipo di partita che il mister del Cagliari ha intenzione di impostare. Che non può comunque essere di attesa.

Gli avversari. La trasferta a Cagliari è il crocevia della stagione dell'Udinese. Vincere in Sardegna significherebbe mettere un'ipoteca definitiva sulla salvezza ma già strappare un pareggio sarebbe fondamentale dopo otto sconfitte di fila. «Una vittoria vorrebbe dire salvezza o quasi, è inutile che ci nascondiamo - ha detto il tecnico dei friulani Massimo Oddo -. Abbiamo assoluto bisogno di fermare questa serie di sconfitte e ripartire». Tutto sommato all'Udinese potrebbe andare bene anche un pareggio: «Sarebbe positivo - ammette Oddo - perché la nostra priorità è finalmente tornare a muovere la classifica».

I tifosi. Nelle ultime ore la prevendita ha dato buoni segnali, grazie anche alle promozioni. Forse lo stadio non sarà esaurito ma è prevista una buona partecipazione di pubblico. La “Sardegna Arena” è stata violata troppe volte (9) e d’ora in avanti (restano da giocare quattro partite) deve diventare il fortino che avrebbe dovuto essere nelle intenzioni d’inizio stagione. Oggi non ci sono mezze misure, la parola d’ordine è una sola: vincere.

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